«Abbiamo messo su casa
con le parole del Papa»

Abbiamo parlato col Papa! Erano circa le 13,30 all’udienza generale di settimana scorsa quando hanno chiesto a noi sposi novelli di spostarci nella zona centrale del sagrato, dietro a delle staccionate, per l’incontro con Francesco.

Sembrava di non avere molta speranza di potergli quantomeno stringere la mano perché eravamo in tante coppie e l’inglesina davanti a noi non aveva molta intenzione di farci spazio. Nell’attesa, però, ho chiesto a una simpaticissima guardia d’onore come avveniva l’incontro perché ricordavo la foto di una coppia di amici, anche loro di Branzi, che lo scorso anno l’avevano incontrato nella stessa occasione ma senza l’incomodo della staccionata. “Eh sposa bella, siete in tanti e qualcuno esagera con abbracci e spintoni, quindi abbiamo dovuto proteggere er Papa. Dicono che non si sposi più nessuno ma quanti siete oggi?”. E mentre alcune coppie riempivano di domande la guardia, un’altra ha avuto pietà degli sposi in seconda o addirittura terza e quarta fila e ci ha permesso di occupare una parte più ampia del sagrato, così noi con altre coppie siamo riusciti a raggiungere la prima fila.

Mi ha da subito stupito la lentezza del suo arrivo, dovuta alle soste continue con tutti per ascoltare, baciare i bambini, benedire chi glielo chiedeva, fare selfie. Con calma e molta umanità. «Ecco i coraggiosi!» ha detto ad alta voce e sorridente quando ha incontrato noi sposi novelli! Lunedì sera nel fare le valigie ho pensato di portare una bomboniera a un amico sacerdote bergamasco che presta il suo servizio a Roma e che incontreremo e sorridendo ho detto a mio marito: «Dai, prendiamone una anche per il Papa!». Detto, fatto e gliel’abbiamo consegnata dicendogli «È la nostra bomboniera e abbiamo scritto le parole che tu hai detto sulla famiglia…». Lui l’ha presa ma senza occhiali faceva fatica a leggerle, allora io «Permesso, grazie…» e mio marito ha aggiunto «Scusa». Lui ci ha sorriso e, mentre con una mano teneva la bomboniera e con l’altra non lasciava la mano di mio marito, ha detto «Bravi, bravi! E se si litiga cosa bisogna fare?». Sapevo la risposta perché quelle parole il Papa le aveva pronunciate in un’omelia molto cara a me e mio marito, quindi subito ho risposto come fosse un’interrogazione: «Fare la pace prima di andare a dormire!».

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