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Domenica 26 Agosto 2018
Sarà allergia? Ecco i segreti
per capire se si è «malati»
Alcune si possono curare.Per altre, invece, c’è poco da fare. L’ultima parola spetta allo specialista.
Allergie: un problema che oggi colpisce un numero importante di persone (più del 30% della popolazione generale) e che può creare non pochi fastidi a chi ne è vittima. Proprio per questo motivo la figura dell’allergologo riveste un ruolo sempre più di primo piano nella diagnosi e nella cura delle patologie allergiche. La dr.ssa Valeria Ortolani, allergologa di Habilita - Poliambulatorio San Marco a Bergamo, inquadra più da vicino le caratteristiche di questo specialista. «L’allergologo si occupa di diversi aspetti: tra le patologie più ricorrenti e più diffuse ci sono sicuramente la rinite allergica e l’asma. Aggiungerei poi le allergie alimentari, la sindrome orticaria-angioedema, l’allergia al veleno degli imenotteri e l’allergia a farmaci».
A livello ambulatoriale, durante una visita dall’allergologo, come si può intervenire? «Per effettuare diagnosi di un’allergia respiratoria è possibile fare i prick test se si presume un problema di oculorinite allergica o di asma allergico oltre alla spirometria in quest’ultimo caso. Anche in caso di allergia alimentare, vengono effettuati i prick test che rappresentano il primo approccio diagnostico. In un secondo momento, sia per le allergie respiratorie che per quelle alimentari, è possibile fare un esame approfondito del sangue, ma solo in caso di effettiva necessità». Quali sono le allergie sulle quali si può intervenire più velocemente? «L’allergia respiratoria e quella alimentare si possono spesso diagnosticare in molto veloce in ambulatorio; per quanto riguarda la sindrome orticaria-angioedema, l’allergia a veleno di imenotteri e l’allergia a farmaci si tratta invece di un’analisi che deriva dall’anamnesi e da esami successivi rispetto a quelli ambulatoriali (esami del sangue)». Quali sono i primi sintomi che possono far pensare che si è affetti da un’allergia?«Per quanto riguarda la rinite allergica i sintomi più evidenti sono il naso che cola, gli occhi che prudono, starnuti continui e ostruzione nasale che si ripete da qualche anno sempre nello stesso periodo, oppure che insorgono improvvisamente e che durano più dei soliti tre o quattro giorni abituali in caso di rinite virale. Per quanto riguarda l’asma ci possono essere, associati ai precedenti sintomi di oculorinite, anche la mancanza di fiato, il tipico sibilo espiratorio o la tosse secca: tutti campanelli d’allarme che dovrebbero indurre il soggetto ad andare dal proprio medico curante e poi dallo specialista allergologo per una visita di controllo.
Anche per quanto riguarda l’allergia alimentare ci possono essere dei segnali evidenti. Si può manifestare una sindrome orale allergica: mangiando alcuni tipi di frutta o verdura può sopraggiungere un senso di prurito al cavo orale o gonfiore delle labbra. Ci possono poi essere episodi di orticaria acuta con sintomi ancora più gravi quali le anafilassi fino allo shock anafilattico. Vorrei poi precisare che l’allergia alimentare si manifesta un sintomo acuto, a breve distanza dall’assunzione di alimenti (circa 1 ora o al massimo 4-5 ore in casi particolari): cioè significa che se io mangio un alimento a cui sono allergica compare un sintomo immediatamente, entro un’ora circa. Se non mangio tale alimento l’orticaria o l’angioedema non si presentano. Se invece siamo di fronte alla una sindrome orticaria-angioedema i sintomi si presentano indipendentemente dall’assunzione di alimenti o farmaci. In questi casi la patologia non ha una base allergica». Si può guarire dalle allergie?«Dal punto di vista dell’allergia respiratoria – conclude la dr.ssa Ortolani – si può guarire in quanto l’allergologo può effettuare oltre alla terapia medica basata su farmaci sintomatici anche l’immunoterapia con specifica con allergeni e dunque, curare quindi asma, rinite allergica e allergia da veleno di imenotteri. Per ciò che riguarda l’allergia alimentare e quella da farmaci, purtroppo, la soluzione è evitare l’alimento o il farmaco a cui si è allergici».
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