Amici con la coda / Bergamo Città
Venerdì 29 Dicembre 2017
I cani e l’incubo dei botti di Capodanno
Piccola guida per la (loro) sopravvivenza
Viviamo, in questi giorni di festività, un momento «storicamente» molto delicato per i nostri amici cani a causa di botti e petardi vari, che mai fanno loro piacere e spesso sono fonte di vero e proprio panico, con conseguenze a volte disastrose per loro ma anche per noi.
I cani sono dotati di un udito sensibilissimo e il rumore di un petardo è davvero molto fastidioso, spesso ci dimentichiamo di ciò, ma lo stress che generano i botti di fine anno è enorme su ognuno di loro, anche se apparentemente vi può sembrare che ne siano del tutto indifferenti. Quindi se proprio non potete fare a meno di festeggiare a suon di petardoni, fatelo lontano dal vostro amico, e comunque assicuratevi che sia in un luogo sicuro e al riparo. Non solo il rumore può essere dannoso, ma anche eventuali bruciature o gravi lesioni causate dallo scoppio. Pensate ad un cane che decide di inseguire un petardo da voi lanciato in giardino pensando che sia una pallina, e alle conseguenze a cui potrebbe andare incontro.
Petardi, cani e ragazzini - Se in famiglia avete dei ragazzini, solitamente i più interessati ai botti, raccomandate loro di non sparare quando il cane è nei paraggi, ma anche di non farlo con altri cani dietro le cancellate. Purtroppo è un “passatempo” ancora molto diffuso tra gli adolescenti e a farne le spese sono, oltre agli animali, anche i proprietari che si trovano alle prese con cani terrorizzati o che iniziano a sviluppare atteggiamenti aggressivi nei confronti di chiunque si avvicini al cancello di casa.
Cani terrorizzati dai rumori - Esistono poi (e io, grazie al mio tenero segugio Ambrogio, ne sapevo qualcosa) molti soggetti che sviluppano una vera e propria iperfobia nei confronti dei rumori forti, quali tuoni e, appunto, spari e scoppi. Solitamente ciò avviene perchè nelle prime, determinanti settimane di vita, il cucciolo non viene correttamente socializzato e accostato positivamente a tali rumori. Per questi cani non solo il capodanno, ma anche i giorni che lo precedono e lo seguono (in cui, anche se in modo minore, si continua a sparare), sono fonte di autentico terrore, in cui il panico regna sovrano. Per questi sventurati quattrozampe gli accorgimenti e le cautele devono essere ancora maggiori: se sono cani che abitualmente vivono in giardino, raccomando caldamente di portarli in casa, o quanto meno di ricoverarli in luoghi sicuri, come taverna o garage, e di non lasciarli al buio, ma di tenere una luce e magari anche una radio accese.
No corde o catene - Evitate di lasciarli all’esterno legati a catene o corde, possono farsi molto male nel tentativo di divincolarsi per fuggire. Sappiate che un cane in preda al panico scavalca recinzioni anche di due metri e scappa senza una direzione precisa, rischiando, nella migliore delle ipotesi, di perdersi e di non ritrovare la strada di casa, nella peggiore di finire in mezzo ad una strada trafficata e di provocare un incidente stradale di cui ne sareste poi i responsabili.
Non assecondiamo le loro paure - Una volta messi al sicuro, il consiglio è di non lasciarli completamente soli, hanno bisogno della nostra presenza che, attenzione, non deve avere la funzione di consolarli e tantomeno dobbiamo sussultare ad ogni sparo buttandoci compassionevolmente su di loro: così facendo infatti andremmo solo a rinforzare la loro paura, è come se gli dimostrassimo che ha ben ragione di essere in preda al panico. Noi dobbiamo dimostrare loro che, nonostante i botti, continuiamo a fare con indifferenza ciò in cui siamo indaffarati.
Rimedi aggiuntivi per tutti - Non sempre però questi accorgimenti bastano a risolvere la situazione e a restituire tranquillità ad un cane particolarmente fobico, ecco allora che, insieme agli atteggiamenti prima descritti, si possono provare altri rimedi, come il diffusore del “feromone dell’appagamento”, facilmente reperibile in farmacia o nei pet-stores o i fiori di Bach, che possono essere utilizzati anche per i nostri amici a quattro zampe. Certo, non sono farmaci, ma possono dare davvero un buon aiuto.
Anticipate il problema, parlatene al veterinario - Consiglio però anche di parlarne con il vostro veterinario il quale, una volta valutata la situazione potrà prescrivervi anche un valido supporto farmacologico. Attenzione, con i farmaci si sa, non si scherza. Evitate pertanto il «fai da te»: non è detto che un farmaco adatto a voi lo sia anche per il vostro cane. Solo il medico veterinario può indicarvi la giusta soluzione!
In caso di smarrimento - In caso doveste smarrire il cane, avvisate subito le forze di polizia (in primis la Polizia Locale) fornendo una descrizione dettagliata del vostro amico peloso, stampate dei manifestini con i vostri recapiti e una sua foto ben definita, offrite magari una ricompensa per chi dovesse riportarvelo. Utilizzate i social network, Facebook su tutti. Abbiamo gruppi molto efficienti attivi nella bergamasca. Lasciate fisso sul cane il collarino con la medaglietta che deve riportare il nome del cane e il vostro numero di telefono. È sempre il modo più semplice e efficace per farvelo restituire. Se non l’avete ancora, sappiate che nei negozi di animaleria e in alcune ferramenta ve la incidono al momento. Inoltre nei grandi centri commerciali vi sono delle macchinette in cui potete farvela da voi. È sottinteso che il cane deve essere tatuato o microchippato, come da prescrizione di legge, cosa che permette alle autorità di rintracciarvi, ma la medaglietta lo identifica immediatamente.
In caso di ritrovamento - Nel caso foste voi a ritrovare un cane smarrito sprovvisto di medaglietta, recatevi dal più vicino veterinario che può identificare il cane con il lettore di microchip, in alternativa avvisate la Polizia Locale o il Comune in cui avete ritrovato l’animale. Anche in questo caso servitevi di facebook. Vi invito inoltre, se si lascia avvicinare, a non lasciarlo vagare per strada, ma ad offrirgli acqua, cibo ed uno stallo (anche di fortuna) in attesa che il proprietario o le autorità competenti vengano a ritirarlo.
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