Riguadagnare la Champions
sarà più difficile

L’unica certezza di questo campionato di Serie A rimane l’incertezza. E va consolidandosi di giornata in giornata. Così, mentre tutti avevano ragionevolmente pronosticato per l’Atalanta una stagione da primi quattro posti, con la conferma di una terza qualificazione di fila alla Champions League, ora guardi la classifica e ti accorgi che i nerazzurri in questo momento sono completamente fuori dalla zona Europa, altro che coppa dalle grandi orecchie. Non è il caso di allarmarsi, proprio perché ci guida l’incertezza.

Dopo nove giornate abbiamo consumato solo un quarto del calendario, è una situazione temporanea e può succedere ancora di tutto. Magari non di vincere lo scudetto, come la partenza fulminante dell’Atalanta aveva fatto sognare (tre successi nelle prime tre giornate), ma c’è tutto il tempo per rientrare nella fascia Champions (ora che abbiamo addentato l’eccellenza, fatichiamo ad accontentarci di un biglietto per l’Europa League). Tolto il Milan capolista, che sta dimostrando continuità come nessun’altra squadra, anche gli altri club di vertice risentono degli stessi problemi dell’Atalanta (nonostante rose sulla carta più quotate): partite ogni tre giorni, e di conseguenza più alto rischio di infortuni e più affaticamento, Covid in agguato, giocatori da prestare alle nazionali.

Nel mazzo c’è però il Sassuolo che buona parte di queste preoccupazioni se le risparmia, non disputando le coppe internazionali e avendo tutta la settimana a disposizione per preparare bene una partita. In chiave qualificazione Champions i neroverdi potrebbero rappresentare una presenza costante e ingombrante per pretendenti più accreditate come Juventus, Napoli, Roma, Atalanta e Lazio, considerando che più su Milan e Inter, in lotta per il titolo, dovrebbero avere già mezzo biglietto europeo in tasca.

L’Atalanta – almeno questo è chiaro – dovrà sudare maledettamente tutte le sue casacche per riguadagnarsi l’élite continentale, perché questo è l’anno più difficile da decifrare e da percorrere nell’era Gasperini: il tecnico prova sempre a fare i miracoli, ma alchimie e colpi di genio evidentemente non bastano ad annullare tutte le insidie di una stagione anomala, complice il faticoso (più del previsto) inserimento di alcuni nuovi acquisti.

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