Calcio spettacolo
Ritrovati punti
e splendore

È persino un peccato che adesso ci sia la sosta per le nazionali. È vero, c’è più tempo per recuperare gli infortunati, ma vuoi mettere la spinta, l’onda nerazzurra che monta dopo un trionfo del genere: quattro sberle all’Inter sono come gli spinaci per Braccio di Ferro, che vorrebbe correre subito a Empoli, sbaragliare gli azzurri e poi ripresentarsi a Bergamo spavaldo al cospetto del Napoli.

Sì, stiamo correndo con la fantasia ma come fai a stare nella pelle in una domenica che gonfia il petto, una domenica che durerà giorni riproiettandoti nella memoria, manco fosse il rullo di Sky, i gol, le occasioni sprecate (e le imprecazioni), la festa di uno stadio pieno per un’Atalanta tornata al suo massimo splendore gasperiniano. Dai, l’abbiamo pensato tutti, mentre guardavamo la squadra – trascinata da un sontuoso Gosens (cosa ci riserverà ancora questo sorprendente tedesco?) – giostrare con la tecnica e l’autorevolezza di una big (ma non doveva recitarla l’Inter questa parte?): l’abbiamo pensato tutti che sembrava di rivedere la prima Atalanta del Gasp, quella dei record, quella dei Conti e dei Caldara, che imperversavano, l’uno sull’ala, l’altro in difesa e poi insieme a castigare gli avversari nella loro area.

Battere l’Inter in questo modo (ancor più largamente dell’ormai leggendario 3-1 alla formazione di Mourinho, il 18 gennaio 2009) sgombra, se per caso ce n’erano, le residue perplessità sulla guarigione di Gomez e compagni dalla crisi di inizio stagione: le vittorie con Chievo, Parma e Bologna ora sono completate dalla goleada a una grande del calcio mondiale, non solo della serie A. Un sigillo, un certificato di ritrovata serenità, di carattere, di gamba, di ispirazione, di abilità. In una parola, di forza. Che ora si specchia anche nella classifica: la zona Europa League a un solo punto di distanza, Fiorentina, Torino e Sampdoria – considerate rivali nella corsa verso la ribalta continentale – scavalcate. È la continuità che chiedeva l’allenatore dopo i primi sintomi di ripresa. La squadra ha risposto regalandogli calcio spettacolo. L’Atalanta è tornata protagonista. Manca qualcosa?

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