Nella Bassa un distretto
per rilanciare l'agricoltura

Lo slogan potrebbe essere: l'unione fa la forza. È con questo entusiasmo che la pianura sta dando vita al «Distretto rurale alta qualità Bassa bergamasca». Ne ha parlato il sindaco di Spirano ai tavolini de «L'Ecocafé», allestito a Pagazzano.

Lo slogan potrebbe essere: l'unione fa la forza. È con questo entusiasmo che nella nostra pianura si sta dando vita al «Distretto rurale alta qualità Bassa bergamasca», con lo scopo di riunire le numerose aziende agroalimentari che operano nella zona.

Comune capofila dell'iniziativa è Spirano: il sindaco Giovanni Malanchini ne ha parlato ai tavolini de «L'Ecocafé», lo stand allestito davanti al castello visconteo di Pagazzano in occasione della tre giorni di «Festival celtico» che si è conclusa proprio domenica sera, richiamando migliaia di persone nel piccolo centro della Bassa.

«Mi fa piacere parlare di questo progetto proprio qui a Pagazzano – ha spiegato Malanchini – essendo stato proprio questo comune il primo a seguirci nel progetto del distretto, grazie anche alla presenza del Caseificio Arrigoni. Dopo due anni di lavori, entro la fine dell'anno contiamo di concludere questa fase e dar vita a questa iniziativa che ci auguriamo potrà dare maggiore slancio all'economia agroalimentare della Bassa. Già un centinaio di aziende hanno aderito al progetto, ma contiamo di raddoppiare il numero entro la fine dell'anno, visto l'entusiasmo che abbiamo raccolto in questa fase preparatoria. Il merito dell'iniziativa va al mio tecnico comunale Alessandro Nisoli, che in queste cose vede lontano».

Il distretto avrà lo scopo di rappresentare le tipicità enogastronomiche dell'area della pianura a sud della provinciale Francesca e compresa tra Adda e Oglio: un'area geografica ricca di aziende del settore che forse necessitano davvero di una realtà – privata, seppure coordinata dal pubblico – che le colleghi tra loro, con l'obiettivo di portare vantaggi agli stessi agricoltori e produttori, ma anche ai consumatori.

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