Motori / Bergamo Città
Sabato 26 Luglio 2014
Yamaha Tricity
Ecco il tre ruote
Yamaha Tricity m.y. 2015 è il primo modello a tre ruote sviluppato dalla casa dei tre diapason. Ideato con una serie di caratteristiche che lo rendono differente da altri scooter multi ruota, Tricity è stato progettato per offrire a nuovi clienti un veicolo facile da guidare.
Yamaha Tricity m.y. 2015 è il primo modello a tre ruote sviluppato dalla casa dei tre diapason. Ideato con una serie di caratteristiche che lo rendono differente da altri scooter multi ruota, Tricity è stato progettato per offrire a nuovi clienti un veicolo facile da guidare, leggero e contenuto nelle dimensioni, agile nel traffico, e capace di grande stabilità nelle diverse condizioni stradali urbane.
Il nuovo Tricity sarà infatti disponibile da agosto 2014 al prezzo di 3.490 euro f.c. (inclusi 3 anni di garanzia), il prezzo d’attacco al difficile mercato lo rende particolarmente appetibile.
Il nuovo Tricity è spinto da un motore da 125 cc a 4 tempi raffreddato a liquido. Il motore adotta un cilindro speciale realizzato in lega di alluminio con una specifica percentuale di silicio, questo cilindro è molto leggero e non ha la camicia in acciaio, perché il pistone scorre direttamente a contatto con l’alluminio. Questa soluzione garantisce un’eccellente distribuzione del calore, che contribuisce a stabilizzare le prestazioni del motore e a prolungare l’efficacia del lubrificante.
Il controllo dei consumi è affidato alla iniezione elettronica Yamaha YMJET-FI.
Il motore da 125 cc trasmette potenza alla ruota posteriore attraverso una trasmissione automatica CVT (con variatore), per accelerazioni facili e progressive. L’esclusivo sistema LMW, Leaning Multi Wheel (multi ruota in grado di piegare) adotta un meccanismo brevettato che è stato progettato per offrire da subito una grande facilità di guida anche a coloro che non si sono mai avvicinati al mondo delle due (e tre) ruote.
Posizionata dietro il frontale, una sospensione a parallelogramma concede al pilota la possibilità di guidare il Tricity come un tradizionale scooter a 2 ruote, ma con una stabilità maggiore. I componenti del parallelogramma sono collegati alle forcelle ed al cannotto di sterzo, e quando il pilota di Tricity entra in curva il sistema permette alle due ruote anteriori di «piegarsi» in parallelo .
Un altro elemento fondamentale della sospensione a parallelogramma LMW Yamaha è l’utilizzo di una speciale forcella teleidraulica cantilever di tipo “tandem” con due steli separati per ogni ruota. Gli steli posteriori fungono da guida, mentre quelli anteriori hanno una funzione ammortizzante che provvede all’assorbimento delle oscillazioni con un’escursione di 90 mm.
Le sospensioni su ognuna delle due ruote anteriori agiscono in modo indipendente, per garantire comfort e stabilità anche sulle strade sconnesse, o quando le condizioni del fondo sono variabili. Il peso di soli 152 kg in ordine di marcia contribuisce a definire il carattere di Tricity, fatto di leggerezza, dimensioni compatte e agilità.
I cerchi in alluminio riducono i pesi non sospesi, per mantenere leggero lo sterzo e facilitare l’azione di assorbimento e la reattività delle sospensioni. Il telaio tubolare mette a disposizione del pilota una pedana piatta, con tutto lo spazio che serve, e contribuisce al contenimento del peso. Il baricentro di Tricity è collocato appena sotto la parte anteriore della sella e, grazie al peso ridotto e la distribuzione dei pesi 50:50, garantisce - oltre che una guida facile e reattiva - estrema facilità di posizionamento dello scooter sul cavalletto centrale.
Yamaha Tricity è equipaggiato con due ruote di grande diametro anteriori in lega da 14” e da 12” al posteriore, caratterizzati dalle tre coppie di razze, lo scooter è dotato del sistema di frenata integrata UBS (Unified Brake System), Il sistema prevede due freni a disco anteriori da 220 mm ed un freno a disco posteriore da 230 mm. Quando si frena solo con la leva di sinistra la forza viene ripartita su tutte e 3 le ruote, per una frenata bilanciata ed efficace, quando il pilota frena solo con la leva di destra invece agisce solo sui freni anteriori. Guidare con il vento sul viso un due ruote è un’altra cosa ma per chi si sente più sicuro sulle tre Yamaha ha preparato decisamente un mezzo innovativo.
Sergio Villa
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