Motori
Giovedì 21 Novembre 2013
Mini: tradizione
e innovazione
Innovazione e tradizione. Con questa filosofia è stata presentata in anteprima mondiale a Oxford, sua «patria natale» nel 1959, la Nuova Mini, reginetta delle compatte premium e auto-cult per una schiera di affezionati ed estimatori.
Innovazione e tradizione. Con questa filosofia è stata presentata in anteprima mondiale a Oxford, sua «patria natale» nel 1959, la Nuova Mini, reginetta delle compatte premium e auto-cult per una schiera di affezionati ed estimatori che da decenni ne seguono la costante evoluzione.
La nuova, terza, generazione ha un design dalla marcata carica emotiva, tipico del brand, gode di un’ulteriore ottimizzazione del rapporto tra divertimento di guida e consumo di carburante e si avvale di una tecnologia innovativa di collegamento in rete e funzioni sofisticate.
I miglioramenti sono sensibili e importanti a livello di abitabilità, di sicurezza, di equipaggiamenti, di qualità dei materiali e della loro lavorazione nonché di sportività e di comfort di guida. Lo sviluppo del design esterno è tipico del marchio con i caratteristici stilemi di design come la calandra del radiatore esagonale, i gruppi ottici e le luci posteriori con grossa cornice cromata mentre sono nuovi il disegno dell’indicatore laterale di direzione e della fascia nera che avvolge la carrozzeria senza soluzione di continuità. Quest’ultima accentuata ulteriormente dalla lavorazione delle superfici circostanti. I gruppi ottici sono stati disegnati ex novo con la luce diurna di serie mentre sono optional le luci a LED con anello di luce diurna e indicatore di direzione integrato.
Rispetto al modello precedente, la Nuova Mini aumenta la sua lunghezza di 98 millimetri, la larghezza di 44 millimetri, l’altezza di 7 millimetri, valori di differenza riferiti alla versione Cooper. L’abitabilità è stata ottimizzata in tutti e quattro i posti e nuova è la costruzione con un campo di regolazione ampliato nei sedili anteriori e la superficie di seduta allungata nel divanetto posteriore (+23 millimetri); maggiore lo spazio per le spalle, per le gambe e il comfort di accesso per i passeggeri della zona posteriore. Il volume del bagagliaio è stato portato a 211 litri.
Arrivano anche le inedite motorizzazioni con tecnologia Mini TwinPower Turbo. Al momento del lancio saranno disponibili tre varianti di modello: Mini Cooper con motore a benzina tre cilindri da 100 kW/136 CV, MINI Cooper S con motore a benzina quattro cilindri da 141 kW/192 CV e Mini Cooper D con motore diesel tre cilindri (85 kW/116 CV). Il cambio manuale di serie è a sei rapporti e, come optional, quello automatico a sei rapporti oppure l’automatico sportivo. Tutti sviluppati ex novo.
La rivoluzione continua con la tecnologia Minimalism, inclusa la funzione Automatic Start/Stop, anche in combinazione con il cambio automatico e con l’optional Green Mode. E poi più bassi valori di consumo di carburante e di CO2: 3,5-3,6 litri/100 km, 92-95 g/km (valori dichiarati dal costruttore nel ciclo di prova UE, variabili a seconda della misura degli pneumatici selezionata).
Meccanica e sicurezza vanno di pari passo: servosterzo elettromeccanico ulteriormente perfezionato, equipaggiato di serie con Servotronic, Dynamic Stability Control (DSC) di serie con Dynamic Traction Control (DTC) ed Electronic Differential Lock Control (EDLC) inclusi (nella MINI Cooper S anche con il Performance Control), nuova taratura delle molle e ammortizzatori con cuscinetti di supporto a tre direzioni, impianto frenante perfezionato, adattato alle prestazioni di guida potenziate, cerchi in lega da 15 oppure 16 pollici (MINI Cooper S) di serie.
Come optional sono fornibili anche dei cerchi in lega fino a 18 pollici. Grazie al nuovo optional MINI Driving Modes, è possibile variare la taratura della vettura attraverso una manopola inserita alla base della leva del cambio o del selettore di marcia. Oltre all’impostazione standard MID Mode sono attivabili le modalità di guida Sport e Green. Prezzi a partire da 20.700 euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA