Effeffe Berlinetta
Torna il sogno italiano

«Qualche anno fa abbiamo avuto la fortuna di vivere lo strano mondo degli appassionati di auto storiche e di partecipare alla pazzia di farle gareggiare in circuito. Non in circuiti anonimi, ma su piste che hanno scritto la storia delle corse automobilistiche».

«Qualche anno fa abbiamo avuto la fortuna di vivere lo strano mondo degli appassionati di auto storiche e di partecipare alla pazzia di farle gareggiare in circuito. Non in circuiti anonimi, ma su piste che hanno scritto la storia delle corse automobilistiche: Monza, Silverstone, Brands Hatch, Zandvoort, Zolder, Spa Francorchamps, Paul Ricard du Castellet e, naturalmente, nell’“Inferno Verde” del vecchio Nürburgring, con le sue innumerevoli salite e discese, curve improvvise forse a destra o forse a sinistra, da far venire il mal di pancia dopo meno di mezzo giro di pista. E il desiderio di condividere quei momenti con chi quelle auto le aveva in origine pensate, costruite, elaborate, collaudate ed in molti casi portate alla vittoria, è stato il nostro stimolo e la nostra forza. Così abbiamo deciso di costruire un’auto come gli artigiani costruivano le famose Gran Turismo alla fine degli Anni ’50. Una Gran Turismo con meccanica derivata dalla serie, ma rielaborata secondo le nuove esigenze, mentre tutto il resto doveva nascere da un foglio di carta bianco».

Così i fratelli Frigerio - Leonardo («l’anima») e Vittorio («la mente») - delle omonime Officine presentano la loro attesa creazione, la Effeffe Berlinetta la cui produzione in piccola serie era stata anticipata al Concorso d’Eleganza di Villa D’Este a Cernobbio sul lago di Como. Completamente realizzata a mano oggi secondo i canoni del tempo, i mitici anni ’50, senza l’ausilio di alcun macchinario, quest’auto si rivolge a quel pubblico di giovani e meno giovani che hanno vissuto e sognato il mito di quei bolidi che correvano per le strade delle «Mille Miglia», della «Targa Florio» o della «Carrera Panamericana» e che il fine settimana andavano con la stessa disinvoltura a teatro.

Un capolavoro di stile e ingegneria Made in Italy ancora oggi estremamente attuale. La passione e l’esperienza si fondono nella realizzazione di questo modello che grazie alle sue linee pare richiamare le auto dei sogni dei tanti appassionati riportandoli in un tempo lontano, non solo anagraficamente. La Effeffe Berlinetta «caffè racer a quattro ruote» non lascia nulla al caso, tutto il suo «essere» va diritto al punto e non lascia il tempo di perdersi in inutili fronzoli. Capace di emozionare, costruita e rifinita cercando di intuire ed assecondare il gusto non solo estetico del suo driver, esprimendone immediatamente la personalità non certo indifferente: un sogno italiano diventato realtà.

Tutto è al servizio del pilota. Il contagiri Jeager con fondo scala 10.000, una vera leggenda nel mondo delle competizioni di tanti anni fa, tachimetro, pressione e temperatura olio, temperatura acqua, volmetro. Tutti indicatori per il controllo di quei parametri importantissimi di quando l’andatura è al limite ed un solo colpo d’ occhio deve riportare al pilota importanti informazioni. Informazioni forse di cui ci siamo dimenticati nel tempo. Il volante Nardi con corona è in mogano e razze in alluminio, nel diametro 360 mm.

Il pomello della leva del cambio, un altro must: la riproduzione fedele di quello delle velocissime Alfa Romeo Gta e Gtam che tanto hanno vinto sui circuiti di tutto il mondo. La pedaliera regolabile in alluminio derivata dalle Sport. Il motore di derivazione Alfa Romeo 2000, interamente rivisto da una famosissima officina di elaborazione, pur mantenendo altissime doti di affidabilità̀, sviluppa circa 170 CV , potenza vicina alle migliori unità moderne da competizione con alimentazione atmosferica aspirata, con una curva di erogazione molto dolce. Questo permette una notevole guidabilità̀ anche ai bassi regimi di rotazione, rendendo l’ andatura molto fluida. Il resto lo fanno le ruote a raggi tangenti, cerchio in acciaio, finitura cromata, fissaggio a gallettone centrale.

Infine il set di valige e sacca da golf in cuoio personalizzate. Altre opzioni: pneumatici in misure e disegno battistrada dell’epoca, possibilità̀ di mescola stradale o racing, scelta di montaggio del gruppo riscaldamento e del gruppo aria condizionata, collaudo dell’autovettura in pista e settaggio delle regolazioni sospensioni in base alle richieste del cliente. Come se non bastasse c’è anche la possibilità̀ di organizzare per il cliente un corso personalizzato di guida sportiva in autodromo e di partecipare attivamente ai vari settaggi della meccanica.

Daniele Vaninetti

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