Motori
Venerdì 07 Agosto 2015
Ecco la (nuova) Opel Astra
testata nella galleria del vento
Più leggera, dai consumi inferiori e più agile: nuova Opel Astra punta alla massima efficienza. Grazie ad un’aerodinamica studiata in ogni dettaglio.
Il design e l’architettura della nuova versione definiscono nuovi punti di riferimento per l’aerodinamica e si inseriscono nella scia di un tradizionale punto di forza Opel sin da quando, nel 1984, fu lanciata la Kadett E GSi, la berlina più aerodinamica del tempo con un Cx di 0,30. D’altra parte, l’aerodinamica è strettamente legata ai consumi, la cui riduzione è un altro punto di forza Opel. Un vantaggio decisivo di nuova Astra è, infatti, la maggior compattezza rispetto al precedente modello. È più bassa di circa 2,5 centimetri e meno larga di 0,5 centimetri, comprese le ruote più strette.
Ma per raggiungere la massima aerodinamica del veicolo sono state necessarie anche precisione e attenzione al particolare. Gli ingegneri tedeschi si sono occupati specificamente della linea del tetto, del montante posteriore e della struttura del sottoscocca. Il risultato parla da solo: la nuova compatta Opel è al vertice dei modelli più aerodinamici nella sua classe con un coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,285. «Questo coefficiente batte tutti i migliori valori raggiunti dal precedente modello. Abbiamo acquisito informazioni significative dai test condotti nella galleria del vento dell’Università di Stoccarda, con cui collaboriamo da anni», ha dichiarato Reiner Weidemann, responsabile del reparto Opel Aerodynamics.
Nuova Astra è lunga 4,37 metri ed è circa 5 centimetri più corta del modello precedente. Comunque, l’arte della prestazione aerodinamica esemplare sta nel dettaglio. Gli ingegneri sono riusciti a ottenere ulteriori miglioramenti rivedendo il design del sottoscocca. A differenza di molti concorrenti, Opel ha deciso di non rivestirlo completamente, bensì di esaminarne tutte le parti e rielaborarle per garantire un miglior flusso dell’aria. La parte inferiore della vettura, adesso, è dotata di strutture e di un alloggiamento batteria che ottimizzano il flusso dell’aria mentre il nuovo asse posteriore si trova in una posizione più elevata rispetto a prima. Tutti questi interventi sono fondamentali per raggiungere un livello aerodinamico esemplare.
Anche la versione diesel di nuova generazione con cambio automatico e cerchi da 18 pollici batte facilmente la versione precedente con un coefficiente di resistenza aerodinamica di circa 0,31. E non è tutto: una versione ecoFlex, ancora più efficiente, è già prevista per il prossimo futuro. La decisione consapevole di non utilizzare un rivestimento sottoscocca completo significa anche meno peso e di conseguenza consumi inferiori, oltre a costi di produzione più bassi. In attesa dei dettagli, si sa già che Nuova Astra monterà anche un motore di ultima generazione con potenze da 70 kW/95 Cv a 147 kW/200 Cv (110 kW/150 CV in Italia) ma con il motore turbo da un litro abbinato al cambio Easytronic 3.0 la versione benzina si accinge a stabilire un nuovo record per il risparmio di carburante.
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