Si è conclusa domenica 15 settembre la prima «Eco Mobility Experience» organizzata a Bergamo. BG GREEN 2013 ha presentato al pubblico un'esposizione dei più recenti veicoli a basso impatto ambientale e offerto la possibilità di mettersi al volante di automobili a trazione ibrida o elettrica. Il Gruppo Bonaldi ha partecipato all'iniziativa con tre modelli che rappresentano lo stato dell'arte della tecnologia «green»: la Audi Q5 hybrid quattro, la Volkswagen Eco up! e la Porsche Panamera S E-Hybrid, protagonista del nostro test-drive.
La Panamera S E-Hybrid promette di realizzare il sogno dell'auto sportiva per uso quotidiano, emozionante da guidare ma rispettosa dell'ambiente quando si circola nel traffico urbano. La ricetta di base è quella adottata sulla precedente versione S Hybrid: un potente propulsore a benzina - l'apprezzato 3.0 V6 da 333 cavalli con cambio automatico a 8 rapporti - abbinato a un motore elettrico alimentato da batterie. La principale novità è la tecnologia «plug-in», impiegata per la prima volta su una Porsche, che consente di ricaricare le batterie collegandosi alla rete elettrica: bastano due ore e mezza da una presa a 16A e meno di quattro da una presa domestica da 10A.
Rispetto alla versione uscita di listino, la Panamera S E-Hybrid offre anche un più ampio raggio di azione in modalità puramente elettrica: il motore sincrono trifase sviluppa una potenza di 70 kW (contro i precedenti 34 kW), mentre le nuove batterie agli ioni di litio hanno una capacità di 9,4 kWh, cinque volte superiore in confronto alle vecchie nichel-metal idruro. Lasciando spento il motore a benzina, la E-Hybrid raggiunge i 50 km/h da ferma in 6 secondi, può toccare una punta di 135 km/h e percorrere fino a un massimo di 36 chilometri.
Stacchiamo dunque la presa della colonnina di ricarica e, inserita la marcia D, premiamo sul pedale dell'acceleratore: la Panamera parte silenziosa in modalità elettrica. Le cifre sul tachimetro digitale indicano il progressivo aumento della velocità, mentre la lancetta del contagiri resta fissa sullo zero. Il display suggerisce un'autonomia elettrica di soli 4 km, stiamo percorrendo una strada in salita e abbiamo attivato sia l'aria condizionata che i sedili ventilati: in queste condizioni non potremo mai verificare se è possibile percorrere 100 chilometri con 3,1 litri di benzina, ma è molto più gratificante osservare la sorpresa dei passanti e sapere che stiamo viaggiando su una Porsche a emissioni zero.
Nonostante una lunghezza di 5 metri e il peso aggiuntivo delle batterie, la Panamera si muove con agilità e affronta senza fatica i tornanti di San Vigilio. Quando occorre maggiore potenza, il V6 a benzina entra in funzione automaticamente e contribuisce in parte alla ricarica delle batterie. Se fossimo in autostrada, viaggiando a 130 km/h in modalità «E-charge» potremmo avere una ricarica completa in soli 30 minuti. Trattandosi di una Porsche di razza, sulla Panamera E-Hybrid non manca la modalità «Sport». Grazie alla spinta combinata di 416 cavalli, la granturismo tedesca è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 5"5 e raggiungere una velocità massima di 270 km/h. Mentre riagganciamo la Panamera alla colonnina di ricarica, diamo un ultimo sguardo all'ammiraglia di Zuffenhausen. La linea della carrozzeria ha sicuramente tratto beneficio dall'ultimo restyling: presentata ad aprile al Salone di Shanghai, la seconda serie si riconosce per i nuovi fari a led, per le prese d'aria maggiorate e per il diverso profilo del padiglione, che rende più filante la zona posteriore. Nonostante la tiepida accoglienza riservatale al debutto, la Panamera si è ben presto rivelata un modello di grande successo: il 15 maggio è uscito dalla catena di montaggio di Lipsia il 100millesimo esemplare - forse non a caso una S E-Hybrid - e oggi la gamma presenta ben dieci versioni con prezzi a partire da circa 86.000 euro. La Panamera E-Hybrid è in listino a poco più di 113.000 euro.
Diego Signorelli
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