Milano AutoClassica
in stile vintage

Accolta al debutto da un buon successo di pubblico, Milano AutoClassica si è presentata al secondo appuntamento con parecchie novità, tra cui un un intero padiglione riservato ai ricambi e agli accessori per i veicoli e le moto d'epoca.

Accolta al debutto da un buon successo di pubblico, Milano AutoClassica si è presentata al secondo appuntamento con parecchie novità, tra cui un un intero padiglione riservato ai ricambi e agli accessori per i veicoli e le moto d'epoca. Con una superficie espositiva di oltre 50.000 metri quadrati e un'accurata selezione di automobili da sogno, Milano AutoClassica ha tutte le carte in regola per diventare in breve tempo una delle principali rassegne del settore.

A renderla unica nel panorama internazionale è l'area esterna con circuiti omologati per le prove dinamiche, dove le sportive d'antan possono tornare a sfidarsi. Bergamo Historic Gran Prix, partner tecnico della manifestazione, ha proposto quest'anno un avvincente gara a inseguimento con le monoposto anni 60 (F1, F2 e F Junior). I bolidi che hanno emozionato il pubblico di AutoClassica torneranno a sfrecciare il 26 maggio, insieme alle vetture Anteguerra GP, sul suggestivo Circuito delle Mura che nel 1935 vide Tazio Nuvolari aggiudicarsi il primo Gran Premio di Bergamo. All'ingresso della rassegna, organizzata dal 22 al 24 febbraio presso la nuova Fiera di Milano, tre modelli di inestimabile valore collezionistico hanno dato il benvenuto a visitatori provenienti da tutta Europa: una Ferrari 250 GTO del 1963 proveniente dall'Inghilterra, una Ferrari 250 Monza Scaglietti Spyder e la Alfa Romeo 6C 3000 CM portata alla vittoria da Juan Manuel Fangio nel 1953 al Gran Premio di Supercortemaggiore.

Nel brusio di sottofondo del padiglione 18 continuava a levarsi inconfondibile il sound di una monoposto in piena accelerazione: quasi impossibile avvicinarsi al simulatore di guida Ferrari, utilizzato dai piloti del Cavallino per gli allenamenti e ora preso d'assalto da numerosi appassionati desiderosi di mettersi alla prova sulla pista di Monza. Il museo Ferrari di Maranello ha portato in Fiera anche la 500 F2, prima Ferrari campione del mondo con Ascari, e la monoposto F150th del 2010 di Alonso e Massa. Maserati ha approfittato dell'evento per mostrare al pubblico, a fianco di modelli storici di grande interesse come la A6G54 Spyder Zagato e la Quattroporte di Mastroianni, le sue due ultime novità: la coupé GranTurismo Sport e l'ammiraglia Quattroporte, appena presentata a Detroit in anteprima mondiale. Alfa Romeo ha invece celebrato i 50 anni della scuderia Autodelta ripercorrendone le tappe attraverso cinque modelli del Museo Storico Alfa Romeo: la Giulia TZ, la 33/2 litri Daytona, la GTA 1300 Junior, la 33 TT 12 di Arturo Merzario e la monoposto sperimentale di F1 179 F. Restando in tema di anniversari, a Milano AutoClassica sono stati festeggiati anche i 50 anni della Porsche 911 e della Mercedes SL Pagoda. Elegante e ricco di suggestioni lo stand allestito dal Museo Nicolis di Villafranca, dove antichi bauli, valigie e cappelli a cilindro hanno fatto da cornice al triciclo Benz del 1886 - una replica fedele di quella che è considerata la prima automobile al mondo con motore a scoppio - e alla OM Superba 665 SS MM del 1931 carrozzata Castagna. Nutrita anche la presenza di Club e Registri di marca, tra cui il RIAR (Registro Italiano Alfa Romeo e il Registro Fiat Italiano, il CMAE (Club Milanese Automotoveicoli d'Epoca) e il MAMS (Monza Auto Moto Storiche - Amici dell'Autodromo). "Performance e Innovazione" è stato il tema scelto quest'anno per il Concorso d'Eleganza Barone Alberto Franchetti: tra le otto vetture sportive in gara, il pubblico ha decretato la vittoria della Maserati A6GCS Barchetta del 1953, seguita a ruota dalla Alfa Romeo Gran Premio Tipo B P3 del 1932. Molto apprezzate anche la Ferrari 308 GTB e la Porsche 908 con la quale Steve McQueen si classificò primo di categoria e secondo assoluto alla 12 Ore di Sebring del 1970.

Diego Signorelli

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