Ventiquattro secondi per i Comuni
Si «vince» solo con il clic più veloce

di Giambattista Gherardi

Ventiquattro secondi. Nel basket sono il tempo massimo per chiudere un’azione, per toccare il ferro o centrare il canestro. In Italia è anche il termine in cui si possono cambiare, e non di poco, le sorti di un piccolo comune.

Ventiquattro secondi. Nel basket sono il tempo massimo per chiudere un’azione, per toccare il ferro o centrare il canestro. In Italia è anche il termine in cui si possono cambiare, e non di poco, le sorti di un piccolo comune.

Il Ministero delle Infrastrutture ha emesso la classifica dei Comuni ammessi al «Programma dei 6000 campanili». Dopo un’iniziale spruzzata di burocratese, nel decreto c’è un ordinato schema che elenca i Comuni premiati con contributi a fondo perduto fino a un milione di euro: di questi tempi qualcosa di più incredibile di una vincita alla Lotteria Italia.

Chi immagina criteri selettivi per scegliere progetti urgenti o innovativi resti tranquillamente deluso: decisivo era solo il clic più veloce. Chi primo è arrivato online alle 9.00 del 24 ottobre vince il premio.

I progetti finanziati (110 su 115) hanno “fatto canestro” entro i primi, fatidici, 24 secondi. Più che ad un decreto, siamo insomma di fronte ad una classifica che non sfigurerebbe alle prossime Olimpiadi.

Si annuncia a giorni un’altra infornata di 60 comuni.

Non ci stupiremmo di trovare in questo caso anche parametri più precisi, magari l’intertempo o il giro più veloce. Ai Comuni un consiglio: per costruire scuole o sistemare fognature non servono geometri o ingegneri.

Meglio assumere un ottimo «ventiquattrosecondista», l’ufficiale di campo che nel basket controlla il count down. Forse non è un caso che ad introdurre nella pallacanestro la regola dei 24 secondi sia stato un oriundo italiano, tale Daniel Biasone. Perché tutte le strade…portano a Roma.

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