Un morso alla giustizia

Gigi Riva

Suarez e Chiellini, di quel morso ne abbiamo viste e lette d’ogni genere, al momento ci siamo pure arrabbiati ma, vista la malparata dell’Italia calcistica, siamo rapidamente rinculati verso lo scherzo e l’ironia

Suarez e Chiellini, di quel morso ne abbiamo viste e lette d’ogni genere, al momento ci siamo pure arrabbiati ma, vista la malparata dell’Italia calcistica, siamo rapidamente rinculati verso lo scherzo e l’ironia, mentre i due protagonisti della vicenda altrettanto rapidamente si sono riposizionati rispetto ai furori della prim’ora.

L’uno, il Chiellini, ha detto che quella squalifica a Suarez era fin esagerata; l’altro, il Suarez appunto, come un discolaccio dietro la lavagna dei castighi ha chiesto scusa e perdono, ha promesso di non farlo mai più. Bene, affare chiuso, anche il Foglio di Giuliano Ferrara - strenuo sostenitore di una squadra di Suarez rabbiosi e morsicatori, piuttosto che di un’Italietta di gentili signorine in gita turistica - ha mollato l’osso.

Caso chiuso? E no, siamo in Italia. L’Italia del Codacons di Rienzi (Rienzi con la «i», Matteo qua non c’entra), il masaniello dei consumatori che con un esposto blitz è riuscito a convincere la Procura della Repubblica di Roma ad aprire un’inchiesta sul caso: un fascicolo, fa sapere proprio il Codacons, che al momento non ipotizza alcun reato e neppure un qualche indagato.

Ovvero, il nulla per nessuno. Bravi, complimenti al Rienzi e pure alla Procura romana: i consumatori italiani (che il Codacons vuole tutelare nelle sue iniziative) non aspettavano altro, già alle prese con gli 80 euro renziani (senza «i») da spendere nelle giornate dei saldi. Quanto alla Giustizia tricolore, pensa il divertimento: una bella pratica in più, e magari in prospettiva una manciatona di intercettazioni. E poi dicono che il calcio è il nuovo oppio dei popoli...

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