Padre Nostro censurato

Non avendo niente di meglio da fare, e senza il minimo timore di corteggiare il ridicolo, l’azienda che controlla la pubblicità in tre dei maggiori network di sale da cinema del Regno Unito ha emanato un editto di censura preventiva per cancellare uno spot natalizio.

Il motivo? Niente immagini di persone che recitano o cantano il Padre Nostro nei cinema britannici, per timore di offendere la sensibilità degli spettatori di fede non cristiana o che non ne abbiano alcuna.Lo spot avrebbe dovuto andare in distribuzione in questi giorni, prima della proiezione del nuovo episodio di «Guerre Stellari». La polemica è deflagrata all’istante. I vertici della Chiesa anglicana si sono dichiarati indignati, ma anche l’opinione pubblica ha reagito di fronte a qualcosa che va contro il semplice buon senso. Il video aveva ricevuto il via libera del garante della pubblicità nel Regno Unito, secondo il quale non viola nessuna norma, né manca di rispetto verso alcuno.

Ma la Digital Cinema Media, padrona degli spazi pubblicitari nelle catene Odeon, Vue e Cineworld, ha pensato altrimenti e l’ha oscurato. «Siamo sorpresi, dispiaciuti e anche sconcertati», ha reagito il reverendo Arun Arora, portavoce della Chiesa d’Inghilterra, parlando a nome dell’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby (che compare nel filmato). Arora ha poi bollato il veto non solo come «sciocco», ma anche platealmente discriminatorio della libertà d’espressione. «Il Padre Nostro - ha ricordato - è pregato da miliardi di persone nel mondo e ha spazio nella vita quotidiana di questo Paese da secoli». Come dicevano i romantici tedeschi, con la stupidità anche gli dei lottano invano.

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