Onesti si nasce

Con la missione «Dama Nera» e l’«Operazione Stachanov» ieri abbiamo dato il meglio. Intendiamo come Paese.

Mancava solo l’arresto di un ministro; per il resto abbiamo sciorinato in 24 ore un campionario di reati contro il bene pubblico da far impallidire Bokassa e la sua famigerata corte. Un desolante teatrino in due atti. Il primo a Roma, dove la procura ha arrestato dieci funzionari dell’Anas con l’accusa di «prendere soldi da tutto ciò che poteva essere trasformato in denaro». Mazzette per appalti, mazzette per consulenze, mazzette per favori. Una cellula con un giro d’affari in grado di muovere appalti per centinaia di milioni, guidata da un’efficiente Mata Hari, Antonella Accroglianò, 54 anni, che secondo l’accusa tirava le fila del business comunicando con i complici attraverso gli ormai classici pizzini. Fra gli arrestati c’è anche un ex sottosegretario alle Infrastrutture del secondo governo Prodi, con Antonio Di Pietro ministro.

Le intercettazioni sono da film. La Dama Nera spiegava la filosofia del gruppo: «Speriamo di tenerci forte e di fare un saltino in avanti. Chi cresce si porta gli altri dietro». E chiamava le tangenti ciliege, libri, topolini e antinfiammatori (tranne per chi le pagava). L’Operazione Stachanov è andata invece in scena a Sanremo, dove 35 dipendenti del Comune (circa un terzo) sono stati arrestati per assenteismo. Così nei video si vede un vigile urbano che timbra il cartellino in slip e ciabatte, già pronto per la spiaggia. E un dipendente che invece di lavorare va in canoa. Più che remare, remava contro. Siamo o non siamo un paese di navigatori?

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