
L'Urlo
Venerdì 24 Ottobre 2014
Le Regioni
con le forbici
È una partita a poker. S’era capito, ma evidentemente la dialettica pubblica italiana deve passare per forza per il bluff. Ci riferiamo alla richiesta del governo alle regioni di risparmiare quattro miliardi di euro e alla risposta indignata dei governatori: «Impossibile senza tagliare i servizi ai cittadini».
E invece è possibilissimo, lo ha dimostrato due giorni fa Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio. «Siamo contenti di poter annunciare che abbiamo tagliato un miliardo di sprechi, 382 milioni sul 2014 e 697 sul 2015. E lo abbiamo fatto con una profonda revisione e razionalizzazione della spesa per l’acquisto di beni, servizi e forniture grazie all’estensione della centrale acquisti in ambito sanitario e in altri ambiti di spesa».
È vero che la Regione Lazio partiva dai disastri di Fiorito e della gestione Polverini, ma è anche vero che i margini di risparmio sono ancora grandi e nell’oceano delle consulenze esterne, delle elargizioni immotivate, degli organigrammi pesanti, si può provare a creare un percorso virtuoso. Se il governatore laziale (non prussiano) riesce a limare le uscite per 382 milioni in un anno, è presumibile che gli altri 14 (esclusi i privilegiati a statuto speciale, purtroppo e chissà perché) possano arrivare tutti insieme a quattro miliardi, senza dover far rimbalzare poco responsabilmente sui cittadini la spending review. Una simile cura dimagrante sarebbe auspicabile anche con Maroni o Chiamparino a palazzo Chigi. Loro, da politici navigati, sono i primi a saperlo e ad avere un buon motivo per farla.
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sssssssss ssssss
10 anni, 7 mesi
Peccato che in Lombardia gli sprechi siano già ridotti all'osso ed ogni soldo viene usato per finanziare quello che serve per stare in piedi al meglio. I risparmi portati dalla riduzione dei costi sanitari hanno portato il programma ambulatori aperti anche la sera e l'abolizione del ticket al di sotto di una certa fascia di reddito, queste cose regione Lazio non le ha. Regione Lombardia ha immesso molti soldi per comprare nuovi treni per i pendolari che non ne gioveranno molto finché trenitalia non sistema le stazioni però è sempre qualcosa, i costi politici della regione sono i più bassi in italia nel rapporto con il numero dei cittadini cosa che non si può dire di regione Lazio. La differenza è tutta qui, che la Lombardia è governata benissimo eppure si vede togliere i PROPRI SOLDI mentre altri sono in rosso perenne e ne arrivano ancora e ancora..
Ciro Calabrese
10 anni, 7 mesi
cito l'articolo di oggi del Sole critico sulla manovra "nuove o maggiori spese correnti per 24,3 miliardi contro tagli di spese correnti per 5,7. I tagli peraltro gravano per 4 miliardi sulle Regioni, mentre il taglio lineare sui ministeri è di 1,17". Sono evidenti due cose: 1. questa manovra aumenta di fatto ancora la spesa pubblica. 2. i tagli Renzi li chiede alle Regioni ma lui non li fa, solo un miliardino (e se si leggono in dettaglio i tagli viene da piangere con tutti gli sprechi che rimangono). A questo si aggiunge il fatto che il taglio alle regioni come al solito è lineare colpendo quindi più quelle già in ordine. Mentre con i costi standard, già pronti da anni, si potrebbe risparmiare ben di più e soprattutto colpire veramente gli sprechi. Ma in questi sprechi si annidano gli affari e le tangenti, per cui ciò che sarebbe ovvio non viene toccato!
ANNA MARIA PERARO
10 anni, 7 mesi
Forse non c'è da essere ne maghi ne indovini per scovare dove andare a prendere i soldi senza mettere sul lastrico nessuno, nemmeno i diretti interessati. Tagliare mille euro a chi ne prende quattordicimila, è cosa ovvia. L'interessato non soffrirà ugualmente la fame, mentre tagliare cento euro a chi ne prende mille, fischia se se ne accorge! Ma non sarebbe la cosa più giusta senza menare tanto il can per l'aia?
Donata Fantini
10 anni, 7 mesi
a forza di tagli rimarremo in mutande...