
L'Urlo
Giovedì 04 Giugno 2015
La bugia volante
Gli F35 devono essere velivoli piccoli come zanzare e invisibili più degli Stealth, che sarebbero appunto gli aerei invisibili.
Lo presumiamo dalla loro capacità di scomparire dai dibattiti parlamentari e dai documenti pubblici e di ricomparire quando meno te lo aspetti, magari più numerosi. Caratteristiche micidiali quando hanno impatto sul nemico, ma solo preoccupanti quando hanno impatto sui conti pubblici del nostro Paese, già sufficientemente disastrati di loro.
Riecco dunque gli F35. C’eravamo lasciati otto mesi fa con un voto parlamentare che impegnava il governo a tagliare del 50% il coinvolgimento italiano nel progetto in termini economici. Ed era passato il messaggio che da 90 i cacciabombardieri della Lockeed sarebbero diventati 45. Niente di più sbagliato perché in realtà la spesa è aumentata dai 509 milioni del 2014 ai 582 del 2015 e gli aerei in consegna entro il 2020 saranno quattro in più del previsto (38 invece di 34). Tutto ciò fatto salvo il saldo finale di 90 aerei entro il 2027. Tutto questo sta scritto nel documento programmatico del ministero della Difesa che non solo non ridefinisce al ribasso i termini del contratto internazionale, ma semplicemente conferma un impegno messo più volte in discussione in aula. E i miliardi attorno ai quali si ragiona restano sempre 12, altro che sconto o limatura o ribasso che dir si voglia.
È evidente che l’affaire F35 è troppo grande anche per il governo italiano e che in virtù di accordi sovranazionali il progetto debba andare avanti. Ma scoprire che otto mesi fa il Parlamento aveva fatto il gioco delle tre carte ci fa sentire più abbattuti di un vecchio caccia a elica.
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Pierluigi Brignoli
9 anni, 11 mesi
La cosa più vergognosa è la disinformazione che si fa su questo argomento e il tirare sempre l'acqua al proprio mulino. Berlusconi inizialmente ne ordinò 131 e poi fu il cattivissimo Monti a tagliarne il 30% riducendoli a 90. In ogni caso, come qualcuno ha giustamente già fatto notare la spesa iniziale di 30-35 MLD era suddivisa in 15-20 anni per cui finiamola di dire che basterebbe annullare quest'ordine per risolvere i nostri problemi. Ricordo poi di avere visto tempo fa l'intervista ad un delegato sindacale di SEL dello stabilimento di Cameri che ovviamente si dichiarava a favore della spesa. "Pecunia non olet" dicevano i romani. Questo perché è facile fare i buoni samaritani con i soldi degli altri esattamente come quando i reali inglesi fanno gli animalisti fino a quando non si tocca la caccia alla volpe che fanno loro.
Claudio Carretta
9 anni, 11 mesi
Tutto corretto Francesco. Ed in più aggiungerei che acquistarne solo 45 sarebbe sì buttare via soldi perché sarebbero troppo pochi e non servirebbero a NULLA. L'aereo sta maturando molto velocemente e non sarà certamente quel "bidone" che certe lobbies vogliono farci credere ....
FRANCESCO DUINA
9 anni, 11 mesi
@Claudio Morella: i primi approcci con gli americani ovvero la Concept Demonstration risale al 1998, la sottoscrizione di un contratto per l'acquisto di 130 aeromobili F35 risale al 2002. Negli accordi è stata assegnata all'Italia la realizzazione di consistenti commesse e l'esclusiva per la manutenzione dei veicoli dislocati in tutti gli stati europei. A Cameri (Novara) dove è stato realizzato lo stabilimento e il centro di manutenzione sono previsti 10.000 posti di lavoro (indotto compreso). Comunque dai 130 apparecchi previsti il numero è sceso a 90, che verranno a sostituire circa 250 vecchi velivoli (AMX Tornado e Harrier a decollo verticale) con un'età media superiore a trenta anni! Nel 2002 il Presidente del Consiglio, se non ricordo male, non era Renzi!
Roberto Vaccarini
9 anni, 11 mesi
2027-2015=12 come 12, o forse 10 come si legge in altri siti, sono i miliardi che si spenderanno quindi 1 miliardo all'anno su circa 800 miliardi di spesa complessiva dello stato. Capisco che per qualcuno il mondo è abitato da pacifici animali della specie Homo Sapiens assolutamente incapaci di fare del male e di scatenare una guerra ma visto che ne abbiamo una a circa 555 Km dalle nostre coste meridionali sarebbe ora di cominciare a pensare che bisogna spendere per difendersi perché la politica che ha delegato agli USA la nostra difesa per settant'anni permettendoci d'avere uno stato sociale pagato dagli Americani non funziona più, qualcuno pensa che a noi non succederà nulla perché chi non provoca non ha nulla da temere peccato che spesso i "bulli" si divertono a perseguitare i deboli mentre scappano da chi dimostra di sapersi difendere. Si vis pacem, para bellum ...
CLAUDIO MORELLA
9 anni, 11 mesi
Sono d'accordo al 100%. Ma questo articolo mi sollecita la solita riflessione. Le decisioni hanno un nome e un cognome: il Governo Renzi ed un Parlamento con ENORME maggioranza PD (frutto del Porcellum, ma così è). Invece l'esimio Direttore dà genericamente la colpa di fare il gioco delle tre carte al Parlamento, spalmando la responsabilità su tutti (e quindi su nessuno). E' un metodo tipicamente italiano, per nulla democratico! Che il PD e il Governo Renzi ci spieghino per quali motivi vogliono tutti questi aerei da guerra mentre la gente dorme con le famiglie nelle automobili. E l'esimio Direttore lo richieda a voce alta, se crede.
domenico ambrosioni
9 anni, 11 mesi
"È evidente che l’affaire F35 è troppo grande anche per il governo italiano..." A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca!
Gianpaolo Beretta
9 anni, 11 mesi
Caro direttore,non poteva essere piu' preciso,condivido tutto quanto scritto,come del resto ha accennato,troppi interessi sono in gioco,e purtroppo sono prevalsi quelli "europei" e spero non altri.