I furbetti del gettone

Nel Guinness dei primati c’è un nuovo record: quello del tempo di partecipazione a una commissione consiliare. Venti secondi. Lo ha stabilito Paolo David, capogruppo del Pd al comune di Messina, che ha raggiunto l’exploit prima di essere indagato (con 12 colleghi consiglieri comunali) per truffa, abuso d’ufficio e falso ideologico.

Con questo fenomenale scatto ha battuto il primato che apparteneva a un consigliere comunale di Genova. Costui era entrato in una commissione, aveva gridato «presente» ed era uscito di corsa guadagnando così il gettone di 100 euro. Tempo dell’evoluzione: un minuto, forse perché era stato attardato dal casco del motorino che non s’era tolto e che lo aveva limitato nella fluidità dei movimenti.

David lo ha stracciato ed è giusto che i contribuenti italiani sappiano. Ma è ancora più indispensabile che sappiano i cittadini di Messina, perché la commissione (una delle 39 nelle quali i politici saltabeccavano per racimolare i 2.184 euro di indennità mensile aggiuntiva) poteva essere quella per lo «sviluppo delle infrastrutture idriche», vale a dire per evitare che accadesse alla città quello che sta accadendo con la rottura prolungata delle condotte e con gli abitanti senza acqua potabile per giorni.

Il giochetto dei magnifici 12 è costato un milione alle casse comunali. L’inchiesta è in corso e il gip del tribunale ha imposto loro di firmare le presenze nelle commissioni come accade agli ultrà per un daspo. Un anno fa un’analoga vicenda aveva mandato a processo l’intero consiglio comunale di Caltanissetta. Ma la febbre dell’euro è imbattibile e da qualche parte un politico poco serio sta certamente studiando un modo di battere il record.

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