Bara d’acqua

Il lettore Cp (firmare please, presentarsi è un bel punto di partenza per fare conversazione) si dice contrario al ritorno a Mare Nostrum e ci chiede come la pensiamo. La Libia è una polveriera e il problema è enorme.

Di sicuro l’operazione italiana Mare Nostrum era più efficace dell’operazione europea Triton, che si limita a stare a galla, ma non impedisce che il Mediterraneo si trasformi in una bara d’acqua che noi stessi abbiamo difficoltà a spiegare ai nostri figli. Sull’opportunità di soccorrere i migranti ei profughi della guerra non mi pare ci siano dubbi; respingere chi si avventura sulla rotta dei poveri è semplicemente disumano. Piantati questi paletti, tutto diventa più complicato perché è possibile che presto qualche potenziale terrorista possa perfino tentare di entrare in Italia confondendosi con i disperati.

Di conseguenza è fondamentale operare sulle sponde di partenza, concentrarsi sulla Libia e aiutare la comunità internazionale a trovare una soluzione a quella micidiale crisi politica. Vaste programme, direbbe De Gaulle, perché il Califfato è alle porte di casa e l’unico modo per abbatterlo è la forza. La mano tesa e gli F16, lo abbiamo già scritto. Il soccorso vero a chi soffre (con il finanziamento dell’Europa, e qui Renzi ha fatto poco) e i cacciabombardieri per chi massacra cristiani giorno dopo giorno. Mi scuso se non sono lapidario come qualche politico in cerca di voti, ma il mondo è più complicato di un’urna. E i guerriglieri incappucciati sarebbero felici - come hanno ampiamente dimostrato - di avere di fronte popoli disarmati per trucidarli meglio.

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