Alleati d’Egitto

Un saluto dal ballatoio, niente di più. È quello che gli alleati storici dell’Italia riescono a fare per solidarizzare con la Farnesina impegnata a sciogliere la matassa dell’omicidio Regeni con pervicacia e ostinazione. La dura reazione alle giustificazioni d’Egitto è sacrosanta, la crisi diplomatica con un regime omertoso e incline al depistaggio è doverosa. Chi è stato a uccidere quel ragazzo e perché?

Niente si risolverà senza l’aiuto dei soliti noti, che rispondono al nome di Stati Uniti, Francia, Inghilterra e forse Israele. Finora nessun fronte comune, eccetto qualche espressione di solidarietà di facciata. Le motivazioni politiche di questa solitudine le ha spiegate molto bene ieri Alberto Krali sul nostro giornale, ma sono solo la parte più filosofica della faccenda (il ruolo strategico dell’Egitto per la stabilità dell’area più calda del mondo). Poi c’è la parte commerciale, che non è meno importante. Come accadde con l’India all’inizio della crisi per i due marò prigionieri - allora né il premier Monti né il ministro dell’Economia Passera erano intenzionati a veder vanificati accordi commerciali per miliardi - così avviene adesso. I nostri alleati sono anche nostri concorrenti. E se dal ballatoio ci dicono d’essere con noi, una volta rientrati in casa si preparano a sostituirci nel fare affari con gli egiziani. Non dimentichiamo che l’Eni ha ottenuto la concessione per sfruttare il più grande giacimento di gas del Mediterraneo orientale, proprio davanti all’Egitto. E che francesi e inglesi sono pronti a prendere il suo posto. La faccenda è molto delicata. La verità sulla morte di Giulio Regeni resta l’obiettivo primario, ma dovremo scoprirla da soli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

REGAZZONI PERSICO

9 anni, 1 mese

Insomma, qui c'è gente che un po' se ne frega della fine di Regeni e mette vanti tutto la ragion di stato (ci può stare). Ma sono gli stessi che vorrebbero dichiarare guerra all'India e che volevano boicottare il Brasile per l'affare Battisti.

Caricamento
CORRADO MOIOLI

9 anni, 1 mese

Il dubbio che questo povero ragazzo sia finito dentro un giro più grande di lui, è venuto anche a me, teniamo a mente anche la giovane e sicuramente imprudente età. Una persona non viene uccisa così se dietro non ci sono convinzioni sulla sua conoscenza di fatti o persone ( probabilmente di sicurezza nazionale). Con questo, sono però per sapere la verità, e tutta la mia comprensione per i genitori.

Caricamento
pietro zana

9 anni, 1 mese

Vogliamo rompere i rapporti con l'Egitto per colpa di una persona che ha cacciato il naso in faccende piu' grandi di lui. Certo lo potevano prendere e spedirlo a casa ma appunto perche non stiamo parlando di una nazione democratica anche lui poteva stare piu' attento

Caricamento
Giancarlo Passalacqua

9 anni, 1 mese

Premesso che non è giustificabile nel 2016 praticare la tortura, mi chiedo , se gli articoli di Regeni fossero stati destinati al "Giornale " oppure a "Libero " , le reazione delle autorità italiane sarebbe stata la stesse ? . L'Italia pretende la verità dalle autorità egiziane e fa bene,però io pretenderei la verità anche sulle nefandezze e bugie che vari burocrati,diplomatici e governi italiani hanno commesso a danno dei marò nelle trattative con l'India . Abbiamo lasciato distruggere senza reclamare ed alzare un dito il peschereccio dove una commissione internazionale avrebbe potuto verificare la balistica ed il calibro dei proiettili ed abbiamo ancora il coraggio di fare discorsi a ....... vergogna,vergogna,vergogna .

Caricamento
Marco Stefano Testa

9 anni, 1 mese

E l'Europa cosa ha da dire sulla faccenda?

Caricamento
rossi Arturo

9 anni, 1 mese

Stasera al tg ci dicono che il genio agli esteri minaccia ritorsioni commerciali all'Egitto. A parte che sarebbe un'altra idiozia come le sanzioni alla Russia, perchè oggi è andato in Libia dove hanno ammazzato 2 nostri lavoratori,dopo averli rapiti? Sanzioni commerciali anche per la Libia? E per l'India, niente commerci anche con lei? Sempre peggio il governo del regime renzista.

Caricamento
rossi Arturo

9 anni, 1 mese

L'Egitto sarà quel che sarà, ma perchè dovrebbe comportarsi diversamente? Sa benissimo che l'itali dei datteri e un repubblichetta inutile che vuole e merita di essere presa in giro a livello internazionale. Avete presente l'india, dove da 4 anni e tre governi, si tengono due cittadini italiani in ostaggio? Nessuno ha mosso un dito nei media per spingere i governi a svegliarsi, perchè? Così come nessuno si preoccupa di vedere le indagini sui due lavoratori italiani rapiti e uccisi in Libia. anche qui i medi non hanno e non fanno lo stesso clamore, perchè? Quando uno stato si rende ridicolo, non può pretendere poi di essere considerato. Uno stato che da 100 anni non rispetta gli accordi che firma, con alleati e nemici; che non rispetta l'accordo di Schengen,non controllando i confini esterni della ue (visti, identificazioni,respingimenti,ecc.), che posto avrà nel mondo,se non l'ultimo? Senza contare che,probabilmente il povero ragazzo non era così santo.

Caricamento
Roberto Vaccarini

9 anni, 1 mese

L'Italia è una repubblica delle banane e come tale viene trattata. Quando cominceremo ad essere una nazione seria verremo rispettati e per essere una nazione seria il presupposto è essere una nazione non l'accozzaglia di 8000 comuni con i cittadini che pensano prima al loro orticello poi al giardino comunale e mai alla nazione e votano di conseguenza.

Caricamento
Tommaso Moro

9 anni, 1 mese

Purtroppo caro direttore e senza fare facile qualunquismo, il nostro paese e la sua classe politica ( finestra del paese stesso, banale sottolineare anche questo ma meglio sempre ricordarlo!! ) non ha il carisma, lo spessore e la capacità di andare oltre le solite parole di convenuto, dentro e fuori dal paese. Gentiloni è una brava persona, ma nel mazzo di carte, non è più di un due di coppe quando la briscola è denari e l'italia il quinto giocatore di una scopa... che notoriamente si gioca in quattro !

Caricamento
Marco Casetta

9 anni, 1 mese

Secondo me siamo fuori strada. Per conoscere la verità sul caso del povero Giulio bisognerebbe indagare su chi ha promosso la sua permanenza in Egitto, con quali scopi e se il suo giovanile entusiasmo non è stato strumentalizzato da queste persone per scopi politici, mandandolo allo sbaraglio. Credo che la verità vada ricercata senza trascurare tutti gli aspetti di questa tragica vicenda, anche quelli non immediatamente evidenti

Caricamento