I segreti di pulcinella

di Giorgio Gandola
«Sono un berlinese», aveva detto davanti al mondo John Fitzgerald Kennedy durante il ponte aereo del 1963 in piena guerra fredda. Quindi che problema c'è?

«Sono un berlinese», aveva detto davanti al mondo John Fitzgerald Kennedy durante il ponte aereo del 1963 in piena guerra fredda. Quindi che problema c'è? Gli americani, che con la storia altrui hanno sempre avuto qualche difficoltà di identificazione, hanno evidentemente applicato la proprietà transitiva di quella dichiarazione e hanno ritenuto che intercettare il telefonino della cancelliera Angela Merkel non fosse poi così strano. E invece è scoppiato un caso diplomatico che sta raggelando i rapporti fra due colossi.

Diffidenza, segreti da carpire o altro. Per ora non si conoscono i motivi che avrebbero spinto la Nsa (National security agency) ad allungare l'orecchio sulle conversazioni della signora Merkel, ma il fatto stesso che sia stato il portavoce Steffen Seibert a rendere noto lo scandalo dimostra quanto a Berlino la cosa non sia piaciuta. «È inaccettabile un comportamento simile fra i nostri due Paesi, esigiamo spiegazioni immediate». La posizione è per definizione teutonica, le conseguenze nebulose. Resta il fatto che dopo Cameron, dopo un numero imprecisato di francesi, di olandesi e di spagnoli, anche i tedeschi siano finiti dentro il calderone degli intercettati. Quando ci si mettono, gli americani riescono a confondere benissimo la realtà con la fiction cinematografica. In tutto questo rischiamo anche noi? Potremmo escluderlo. Siamo imbattibili nel rivelare i nostri segreti ancora prima che diventino tali.

Giorgio Gandola

© RIPRODUZIONE RISERVATA