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«Zerogradini», l’inclusione che collega tutta la città

Articolo. Domenica 22 settembre, all’interno della giornata clou della «Millegradini», ci sarà anche la «Zerogradini», un percorso privo di barriere architettoniche che consentirà a tutti i partecipanti di accedere ai luoghi più caratteristici della città

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Bergamo è una città unica nel suo genere. Se è vero che propone nei vicoli di Città Alta le sembianze di un comune medievale, le sue origini romane la rendono molto particolare in quanto realizzata quasi totalmente in collina. Un richiamo a Roma, ma con una serie di difficoltà in più per salire fino al centro storico, posizionato più in alto rispetto al resto dei borghi.

Un aspetto da non sottovalutare ancora oggi, in un’epoca dove i mezzi di trasporto hanno ridotto la portata di questi problemi, ma che al tempo stesso non hanno cancellato la bellezza di poter passeggiare lungo le scalette che portano da Città Bassa fin su, tra le vie più antiche di Bergamo Alta. Proprio quelle che la « Millegradini » propone ogni anno all’interno dei suoi percorsi e che consente al grande pubblico di conoscere spazi che normalmente rimarrebbero celati.

La distanza fra un luogo e un altro, così come il dislivello da superare per raggiungere alcuni punti, rimangono comunque un problema per chi ha difficoltà motorie. Questo motivo ha portato gli organizzatori dell’evento a proporre un tracciato privo di barriere architettoniche, inserito sotto il cappello della «Zerogradini», in programma domenica 22 settembre. Il percorso sociale assistito, promosso dall’organizzazione della «Millegradini» in stretta collaborazione con il Progetto di Inclusione Sociale Senzacca , è un percorso aperto a tutti, ma destinato nello specifico a persone con disabilità motoria, invalidità temporanee, persone anziane e gestanti, oltre a famiglie con bambini piccoli che possono prendere parte alla manifestazione senza dover far i conti con ostacoli di qualsiasi genere (SCARICA QUI LA MAPPA).

L’iniziativa prevede un itinerario, percorribile autonomamente oppure con l’assistenza di alcuni mezzi di trasporto, dalla sede de L’Eco di Bergamo in piazzetta Don Andrea Spada e sino a Città Alta. Nel primo caso sarà possibile seguire le indicazioni presenti sulla mappa messa a disposizione dall’organizzazione, mentre nel secondo sono previste diciannove fermate in prossimità di luoghi visitabili e accessibili e indicate da cartelli visibili (SCARICA L’ELENCO DELLE FERMATE).
È possibile iscriversi in una delle sedi elencate sul sito ufficiale oppure online. Il kit di partecipazione, per chi si iscrive online, potrà essere ritirato dal giorno successivo dall’iscrizione e soltanto presso lo Sportello Abbonamenti de L’Eco di Bergamo, in Piazzetta don Spada, presentando la ricevuta dell’iscrizione. Nel kit non mancherà la nuova maglia azzurra dell’edizione 2024.

Nel caso si scegliesse di usufruire dei mezzi presenti lungo il percorso completo, è necessario prenotarsi entro venerdì 20 settembre al numero di telefono dedicato (329 542 8991), lo stesso che è necessario utilizzare in caso di brevi spostamenti da una postazione all’altra il giorno stesso della manifestazione.

Lungo le varie postazioni sarà inoltre possibile incontrare una serie di stand legati ad associazioni ed enti che tutti i giorni lavorano nel sociale, offrendo un contributo diretto alla «Millegradini» e mostrando uno spaccato di quello che è il tessuto del volontariato orobico. «Nei pressi dei vari luoghi saranno presenti, in varie postazioni, le oltre quaranta realtà sociali che hanno aderito alla nostra proposta, offrendo indicazioni ai partecipanti della “Millegradini” e raccontando il loro ruolo e impegno – spiega Marco Sala, operatore del Progetto di Inclusione Sociale Senzacca Fra i volontari ci saranno diverse persone con disabilità di varie associazioni e alcune postazioni saranno legate direttamente alle sedi di queste realtà, inserite per l’occasione come luoghi visitabili della “Millegradini”, come il Circolino, l’Oratorio del Seminarino o il Convento del Carmine».

A sostenere la «Zerogradini» ci sarà anche il « Progetto Storicity », un programma innovativo che promuove un turismo accessibile e inclusivo, ideato dalla cooperativa sociale Bergamo Lavoro in collaborazione con l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili (ANMIC) e l’Unione Invalidi Civili Bergamaschi (U.I.Ci.Be.). Questo progetto si propone di offrire esperienze turistiche su misura per persone con disabilità, anziani, famiglie con bambini e chiunque abbia esigenze particolari, organizzando tour personalizzati nella città di Bergamo e rendendo accessibili le sue bellezze storiche, culturali e naturalistiche. Il progetto mette inoltre a disposizione appartamenti accessibili nel capoluogo, ad Azzano San Paolo e a Pizzino in Val Brembana, offrendo soluzioni di soggiorno adeguate per tutti.

Nello specifico della «Zerogradini», l’iniziativa prevede due visite guidate accessibili della durata di due ore durante la giornata di domenica 22 settembre. La prima, al mattino con partenza alle ore 9.45 davanti alla sede de L’Eco di Bergamo, si svolgerà nel centro città. La seconda, nel pomeriggio alle ore 14.15 con ritrovo a Colle Aperto, si svolgerà in Città Alta. Il tetto massimo di iscrizioni per ciascun percorso è di trenta persone. Per prenotazioni è possibile contattare i promotori all’indirizzo [email protected] o al numero 331 1864662. SCARICA LA MAPPA DELLE DUE VISITE GUIDATE

La «Zerogradini» è anche un esempio di come le barriere architettoniche possano essere abbattute e di come spostarsi in città senza difficoltà sia possibile. Un lavoro su cui tutto il comitato della «Zerogradini» crede da anni: « Parte dei fondi ricavati dall’iscrizione alla “Millegradini” viene destinata a una serie di progetti sociali che spesso riguardano l’abbattimento di barriere architettoniche. Nel corso degli anni siamo riusciti per esempio a rendere accessibile il Teatro di Sant’Andrea in Porta Dipinta oppure a realizzare la rampa presente al Giardino della Crotta. Chiaramente servono interventi della politica e delle amministrazioni: a Bergamo il tema è sentito e c’è sempre molto da fare. Attraverso la “Zerogradini” possiamo dare visibilità a questo tema e raggiungere direttamente la cittadinanza».