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Giovedì 30 Ottobre 2008
Usa 2008/The Economist vota Obama: "E' ora", si merita presidenza
Usa 2008/The Economist vota Obama: "E' ora", si merita presidenza L'America "deve fare di Obama il leader del mondo libero"
Roma, 30 ott. (Apcom) - "It's time", "è giunta l'ora". Parola diEconomist: il prestigioso settimanale britannico si schiera perBarack Obama, perchè "L'America deve scommettere" e fare delcandidato democratico "Il prossimo leader del mondo libero".Per l'Economist, otto anni fa era impossibile prevedere glieventi sismici delle presidenze Bush, ma oggi gli Stati Unitisono "infelici, divisi sia in patria che all'estero". L'Economistnon vota, ma se potesse "voterebbe per Obama. E lo faremmo senzaun dubbio". E però, "ammettiamo che è una scommessa, datal'inesperienza di Obama, la poca chiarezza su alcune delle sueconvinzioni, e la prospettiva di un Congresso a grandemaggioranza democratico. Votare per lui è un rischio. Ma è unrischio che l'America dovrebbe correre".Compiti del presidente: guarire l'economia; pensare al futuroquando i programmi di sicurezza sociale, Medicare e Medicaid"potrebbero mandare in bancarotta il paese". All'estero, uncomputo ancora più grande: "sigillare le nuove potenze nascentiall'Occidente".L'Economist elogia il McCain che conosceva, ma oggi ilrepubblicano "sembra troppo spesso la vittima di una stregoneriapolitica" e il suo caratteraccio, sempre il suo punto debole,emerge chiaramente. Per non parlare della scelta di Sarah Palin,"non solo una sostituta poco credibile. Ma McCain pare abbiaeffettuato questa scelta cruciale avendola incontrata solo duevolte".L'Economist si chiede: Obama è meglio? Per lo più si parla di chiè, non di quello che farebbe. Solo diventando presidentedistruggerebbe molti dei miti anti americani. Sarebbe piùdifficile per gli estremisti parlare del Grande Satana se allaCasa Bianca ci fosse un nero con Hussein come secondo nome; moltopiù difficile proclamare che la democrazia americana è unafiction.Il suo cv è "smilzo" per il lavoro più importante del mondo, "mal'estrema sicurezza con cui ha condotto la sua campagna ciconforta. Un uomo che ha iniziato senza soldi e con pochisostenitori è riuscito a sconfiggere sul piano dellaprogrammazione, dell'ideazione, della lotta le due macchineelettorali più potenti d'America: i Clinton e la destraconservatrice".E' evidente che Obama affascina anche l'Economist. Che conclude:"Questa non può essere un'altra elezione che vede la sceltaorientata solo dalla paura". E se si parla di dipingere "unfuturo più brillante per l'America e il mondo, Obama ha prodottoil quadro più dettagliato. Ha fatto campagna con più stile,disciplina e intelligenza del rivale. Non sappiamo se potràrealizzare il suo immenso potenziale. Ma si merita la presidenza".
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