Usa 2008/Obama vola,ma sondaggisti preoccupati da fattore "razza"

Usa 2008/Obama vola,ma sondaggisti preoccupati da fattore "razza" "Costerebbe" il 6% al democratico. L'"effetto Bradley-Wilder"

New York, 10 ott. (Apcom) - I sondaggi vedono volare avantiBarack Obama nella corsa alla Casa Bianca, ma gli istitutiammettono l'imponderabile: il peso del fattore razziale nellascelta degli elettori dentro l'urna. Due giorni fa, una ricercacondotta dalla Stanford University e Associated Press ha stimatoche se Obama, il candidato democratico, avesse la pelle bianca,il 4 novembre avrebbe il sei per cento di voti in più.Se è così, nonostante i sondaggi è possibile la grande sorpresaa novembre con il repubblicano John McCain al traguardo spintodal razzismo silenzioso dell'America. "E' un'elezione moltodifficile perché non possiamo usare i modelli statistici normali"ammette Steffan Schmidt, docente di scienze politicheall'università dell'Iowa.Secondo la teoria dell'"effetto Bradley-Wilder", gli elettoridirebbero al sondaggista che sostengono Obama per timore diapparire razzisti; ma nell'urna il 4 novembre voterebbero perMcCain, o all'ultimo istante l'intenzione di votare Obamapotrebbe vanificarsi di fronte a un istinto di pancia che affondale radici in secoli di schiavitù, segregazionismo e risentimenti.Il nome viene dall'ex sindaco nero di Los Angeles (California),Tom Bradley, che nel 1982 perse la corsa per il posto digovernatore contro il rivale bianco, mentre i sondaggi lo davanovincente. Poi c'è stato il caso di un altro candidato nero, DougWilder, che nel 1989 ottenne la poltrona di governatore dellaVirginia ma di stretta misura mentre i sondaggi gli davano unmargine di 10 punti percentuali.E' vero che ci sono state tante altre elezioni con candidatiafro americani che non hanno seguito questo modello; questa voltaperò si elegge il capo dello Stato, il Comandante in capo, comedire una pressione ancora maggiore per l'elettore."Siamo in territorio sconosciuto" ammette parlando alla FrancePresse Carroll Doherty, vicedirettore del Centro di Ricerche Pew."L'effetto Wilder è uno dei misteri di queste elezioni". Dohertysottolinea che la teoria Bradley-Wilder non ha avuto impattonella stagione delle primarie vinta da Obama contro HillaryClinton e altri candidati democratici, tutti bianchi. Ma il 4novembre l'equilibrio è delicato. "Sappiamo che la razza saràpresa in considerazione; a che punto non è chiaro ma un marginedal 2 al 4% può fare la differenza" sottolinea.Altro ostacolo incontrato dai sondaggisti è che circa un quintodella popolazione usa solo portatili o altri mezzi dicomunicazione ma non ha un telefono fisso. D'altra parte leindagini del Pew Research Center, che usano anche i cellulari,sono a vantaggio di Obama (evidentemente popolare fra i giovaniche usano telefonini o chiamano con Skype).E Doherty osserva, "forse i sondaggi per Obama migliorerebberodi 2 o 3 punti se fosse inclusa la popolazione dei portatili; nonè molto, ma è quel che ha fatto la differenza alle ultimepresidenziali".(fonte Afp)

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