Usa 2008/Obama tiene testa a McCain,primi sondaggi:ha vinto-punto

Usa 2008/Obama tiene testa a McCain,primi sondaggi:ha vinto-punto Democratico parte forte su economia e Iraq. Poi cresce McCain

New York, 27 set. (Apcom) - Non giocava in casa il candidatodemocratico alla presidenza Barack Obama, nel duello con ilrivale repubblicano John McCain, sul terreno della politicaestera e della sicurezza nazionale. Ma Obama, nel primoimportantissimo dibattito presidenziale, a Oxford, inMississippi, ha tenuto testa a McCain, riuscendo ad affondare ilcolpo su alcuni temi decisivi. Ai punti il confronto è finitoalla pari, senza gaffe di rilievo e senza k.o. Ma i primisondaggi a caldo suggeriscono che Obama potrebbe avere portato acasa il risultato. Sarebbe un fattore cruciale in una corsa chefino a oggi ha guidato, pur di misura.Obama è partito fortissimo: seppure il dibattito fosse limitatoa questioni di politica estera, l'urgenza della crisi di WallStreet ha preso il sopravvento nei primi trenta dei novantaminuti del confronto. Obama è apparso sicuro, preciso esoprattutto 'presidenziale' nel delineare le sue priorità sulpiano di soccorso alle società finanziarie. Di più: ildemocratico attacca McCain (reduce da una settimanadifficilissima proprio sul nodo della crisi) per la suacontinuità con il presidente George W. Bush. "La crisi è l'ultimoverdetto su otto anni di politiche fallimentari".Ci vuole qualche decina di minuti prima che McCain prenda fiato,lo fa attaccando l'avversario sull'inclinazione a gonfiare laspesa pubblica, e riesce a metterlo sulla difensiva. Ma McCainperde spesso la pazienza, nel farlo, e insiste con il mantradella serata: "Obama non capisce", "Obama non conosce", "Obamanon sa", "Obama si sbaglia". Frasi studiate a tavolino chetuttavia non colpiscono nel segno: Obama agli spettatori(potrebbero essere oltre ottanta milioni, un record) apparesicuro di sé. McCain suona paternalistico, nei suoi attacchi,spesso personali, sulla credibilità di Obama.Dall'economia il tiro si sposta sulla guerra in Iraq. Leposizioni dei due candidati sono quelle illustrate mille volte incampagna elettorale. Per Obama l'opposizione alla guerra, primache cominciasse, e la necessità di concentrare l'attenzionesull'Afghanistan, dove al Qaida è tornata forte; per McCain laguerra in Iraq "sta per essere vinta", una verità che ildemocratico si ostina a non riconoscere. La guerra in Iraq,importantissima fino a qualche mese fa, è una delle ultimepriorità per gli americani, ormai. Obama fa attenzione asuggerisce come i dieci miliardi al mese spesi al frontepotrebbero finanziare la ripresa per il Paese in crisi: tanto piùche l'Iraq ha chiuso il bilancio con un surplus miliardario.Obama sull'Iraq trova le sue battute più felici: rinfaccia,parlando a McCain direttamente, di avere commesso errore dopoerrore al fianco di Bush. Lo nomina di continuo, quasi in ognirisposta.L'esperienza di McCain emerge in più occasioni quando si parladi Iran, del nuovo pericolo russo sulla scia della crisigeorgiana, del Pakistan. Ma Obama, più che mai sul terrenopreferito dall'avversario, tiene. McCain prova a ridicolizzarlo,mimando un ipotetico incontro con il presidente iraniano MahmoudAhmadinejad. Ci riesce ma ancora una volta sembra salire incattedra e finisce per vanificare l'affondo.Morale: i sondaggi a caldo premiano Obama. Secondo l'emittenteamericana Cnn, il 51 per cento degli spettatori ritiene che abbiavinto Obama e il 38 per cento premia McCain.Obama avrebbe fatto un lavoro migliore di McCain nella gestionedella guerra in Iraq (52%-47%) e in economia (58%-37%). Anche perla Cbs che ha condotto un sondaggio su un campionerappresentativo di indecisi Obama è uscito come il vincitore. Il40 per cento di coloro che hanno seguito il dibattito dà aldemocratico la vittoria, per il 22 per cento ha vinto McCain. Il38 per cento ritiene invece che i due rivali nella corsa allaCasa Bianca abbiano chiuso il duello alla pari.Potrebbero essere campioni viziati e sondaggi nonrappresentativi, ma a dar retta alla consuetudine e agli addettiai lavori, sono numeri estremamente importanti per gli equilibridei prossimi giorni di campagna elettorale.Il prossimo confronto tocca, il 2 ottobre, a St. Louis, aicandidati alla vice presidenza, il democratico Joe Biden e larepubblicana Sarah Palin. Obama e McCain torneranno a battersi il7 e il 15 ottobre.

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