Homepage
Giovedì 02 Ottobre 2008
Usa 2008/Dibattito vicepresidenti: per Biden rischio impulsivita'
Usa 2008/Dibattito vicepresidenti: per Biden rischio impulsivita' E soprattutto potrebbe apparire troppo arrogante
Roma, 2 ott. (Apcom) - Sarah Palin e per Joe Biden stasera (alle21 ora di New York, in piena notte italiana) si scontranonell'unico faccia a faccia in diretta tv che i due candidativicepresidenti avranno in questa campagna elettorale per il 4novembre. Dopo gli svarioni accumulati nelle ultime settimane,tutti gli occhi sono puntati sulla governatrice dell'Alaska,compagna di gara del senatore repubblicano John McCain. Ma ancheper Joe Biden, senatore con decenni d'esperienza e abile oratore,è un appuntamento pieno di trabocchetti.Intanto, tutti si aspettano che il candidato vice di BarackObama esca vincitore dal confronto, posizione molto scomoda. Epoi, c'è la sua leggendaria impulsività - che qualcuno chiamaincapacità di tenere la bocca chiusa. Oggi il New York Timesricorda il giorno in cui partecipò a un dibattito nel quadrodelle primarie democratiche, nell'aprile 2007, quando anche luiera fra gli aspiranti presidenti. Saprebbe frenarsi? Gli fuchiesto. E lui, breve: "Sì". E non disse altro.Quella era una battuta di spirito. Biden partecipò a 14dibattiti nella stagione delle primarie: un eccellenteallenamento. Ma non c'è dubbio che spesso parla a sproposito. Inun dibattito sul controllo sulle armi, ha preso in giro unascoltatore munito di fucile mettendo in dubbio la sua sanitàmentale.Biden è notoriamente un esperto di politica estera, presidentedella COmmissione esteri del Senato; ha una voce roca che dàurgenza alle sue parole; ha l'abitudine di usare frasi assertive,come "la verità è che..." o "lasciate che vi spieghi".Ma un altro trabocchetto è che stasera dibatterà con una donna,e una donna che esperta non è e probabilmente non vuole nemmenopresentarsi come tale. Anzi, furbizia vorrebbe che Sarah Palingiocasse proprio sul rischio peggiore per Joe Biden: quello disembrare arrogante, condiscendente, e sessista. Il New York Timesrivela che per allenarsi, il democratico ha scelto come sparringpartner proprio una donna la governatrice del Michigan JenniferM. Granholm.La storia ricorda un solo esempio di donna sul palco di undibattito alla fine della campagna elettorale: era la democraticaGeraldine A. Ferraro, vice di Walter Mandale. Di fronte a lei ilvicepresidente George Bush (il padre dell'attuale presidente;alla Casa Bianca c'era Ronald Reagan). E Bush disse: "SignoraFerrero, lasci che le spieghi la differenza fra l'Iran el'ambasciata del Libano". Ferrero colse la palla al balzo:"Vicepresidente, trovo quasi offensivi i suoi modi condiscendentiquando vuole insegnarmi la politica estera".E' vero che Reagan fu rieletto lo stesso. Ma Biden ha altririschi davanti a sé. Intanto, non è personalmente molto simpaticoall'elettorato. E poi, una delle conseguenze di decenni di Senatoè una lunga storia di voti che possono essere tirati fuori dalcassetto e usati come mazze d'attacco, e di commenti suglialleati odierni che sarebbe meglio lasciare nel dimenticatoio.Come quando votò a favore dei finanziamenti per la guerra inIraq. E quando disse che i voti contrari degli altri candidatipresidenti - fra cui Barack Obama - erano come "un taglio alsostegno che salverà le vite di migliaia di nostri soldati".
© RIPRODUZIONE RISERVATA