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Mercoledì 22 Ottobre 2008
##Usa 2008/Azzardo sondaggi: Obama come Reagan, vincerà a valanga
##Usa 2008/Azzardo sondaggi: Obama come Reagan, vincerà a valanga Il prudente John Zogby: numeri sbalorditivi, cambia l'America
New York, 22 ott. (Apcom) - Sorpresa: l'America non è piùspaccata in due, come quattro e otto anni fa, quando lepresidenziali sono state decise da una manciata di voti in unamanciata di Stati. No, quest'anno uno dei due candidati alla CasaBianca vincerà a valanga: il democratico Barack Obama ripeteràl'impresa di Ronald Reagan contro Jimmy Carter. Per crederlo,bisogna credere ai sondaggi e bisogna credere anche a John Zogby.Zogby, il sondaggista che quattro anni fa assegnò la vittorianelle presidenziali al democratico John Kerry sulla base degliexit poll e fu clamorosamente smentito, ci pensa due volte primadi azzardare un pronostico. Anche oggi, a due settimane dalgiorno in cui gli americani sceglieranno il prossimo presidente,Zogby è il più prudente e conservatore dei sondaggisti. Lasettimana scorsa criticava addirittura i colleghi, troppoinclini, a suo avviso, a indicare nel democratico Barack Obama ilfavorito nella sfida con il repubblicano John McCain: a lui lacorsa sembrava ancora incerta, quasi alla pari. Ma ormai ancheZogby ha sciolto la riserva: Obama potrebbe vincere a valanga, hadetto oggi, e evoca il confronto con il repubblicano RonaldReagan, che nel 1980 lasciò le briciole a Jimmy Carter."Tutto ancora può succedere", è la prima premessa, "duesettimane in campagna elettorale sono lunghe come tutta unavita", è la seconda premessa: "Ma i numeri, se tengono, sononumeri sbalorditivi - dice- Calzano nel modello della vittoria diReagan su Carter del 1980". Sono parole grosse: Reagan vinse in42 Stati su 50, lasciò a Carter 49 elettori accaparrandosene 489ma nonostante questo i sondaggi fino a pochi giorni dal votoindicavano uno scontro equilibrato."Se Obama vince con questi numeri, non si tratta solo di unavittoria ma di uno spostamento del baricentro politico delPaese", e snocciola le cifre. Il democratico è in testa di 27punti tra gli indipendenti, di 27 punti tra coloro che hanno giàvotato, di 16 tra i nuovi iscritti alle liste elettorali. Ha unmargine di 31 punti di vantaggio tra gli americani di origineispanica, del 93% degli afroamericani contro il 2% di McCain; haun margine di 16 punti nel voto delle donne, di 27 punti tra igiovani sotto i 29 anni, di 5 di coloro che hanno tra i 30 e i 49anni, di 8 tra i 50 e i 64, di 4 tra gli ultrasessantacinquenni.Obama ha un margine di 25 punti tra i moderati, di 12 tra icattolici (meglio del 10 per cento di Bill Clinton nel 1996). E'avanti nel voto maschile di due punti (in genere i repubblicanidominano) ed è sotto tra i bianchi di soli due punti e di appenadue tra i soldati e le famiglia di soldati. Persino tra i fandelle corse di auto, l'epigono dell'elettore repubblicano, Obamaè alla pari con McCain. E, ciliegina sulla torta, il giovanesenatore democratico di Chicago può contare sull'11 per cento delsostegno da parte dei repubblicani.Zogby cura un sondaggio per l'emittente americana C-Span e perReuters, è uno dei tre 'tracking poll', insieme a quelli degliistituti Gallup e Rasmussen. Si tratta di sondaggi non stop, cheogni giorno misurano l'umore degli elettori prendendo inconsiderazione i precedenti tre giorni di campagna elettorale. Ingenerale Obama ha ora un vantaggio di 10 punti su McCain, sei inpiù rispetto alla settimana scorsa. Gli indecisi sono il 7 percento.La media degli ultimi dodici sondaggi nazionali dà a Obama unmargine di vantaggio minore, di 7,6 punti, e include, comeestremi un +2 per cento e un +14 per cento. Con una media di 50,6per cento tuttavia, Obama è al suo massimo dall'inizio dellacampagna elettorale. A livello stata, McCain è ritornato adessere il favorito in West Virginia, ma sta perdendo terreno inMontana. Gli Stati incerti a due settimane dal voto sono Florida,Ohio, Nevada, North Carolina, Missouri, North Dakota e Indiana(McCain è in testa solo negli ultimi due).
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