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Sabato 01 Novembre 2008
Usa 2008/ Zia imbarazza Obama,staff McCain:cose di famiglia-punto
Usa 2008/ Zia imbarazza Obama,staff McCain:cose di famiglia-punto Restituito a Zeituni denaro che aveva donato a campagna Obama
New York, 1 nov. (Apcom) - Almeno per il momento, la vicenda di"auntie Zeituni" sembra essere passata in secondo piano, nonsenza qualche imbarazzo da parte di Barack Obama. Il fatto è chela donna, la "zietta" di cui il senatore dell'Illinois parlanell'autobiografia "I sogni di mio padre", è spuntata a tregiorni dalle presidenziali americane dopo anni di assenza,rivelando di vivere da immigrata illegale in una casa popolare diChicago. Il candidato democratico alla Casa Bianca ha liquidatola faccenda con una scarna nota in cui si dichiara all'oscuro ditutto, e lo staff del suo avversario ha evitato di cavalcare lastoria, definendola "una questione di famiglia", per usare leparole di Mark Salter, consulente della campagna del senatoredell'Arizona John McCain.Forse anche il senatore dell'Arizona deve avere pensato quelloche David Axelrod, capo della campagna elettorale di Obama, hadetto mentre accompagnava il senatore dell'Illinois a un comizioin Nevada: "Credo che le persone si insospettiscano quando storiedi questo genere vengono a galla a 72 ore dalle elezioni".Nonostante questo, il candidato democratico ha subito preso ledistanze dalla vicenda, facendo circolare una breve nota in cuisi legge che "non sapeva della sua situazione, ma ovviamenteritiene che tutte le leggi appropriate debbano essere applicate".Certo, Obama non ha mai parlato troppo della "zietta",sorellastra di suo padre, mentre, raccontando della sua vitaprivata, ha spesso parlato dell'assenza del padre, di sua madre edelle nonna che l'ha cresciuto. Eppure, la questione potrebbecreargli qualche problema: Zeituni Onyango, 56 anni, avrebbedovuto lasciare gli Stati Uniti tempo fa quando, nel 2004,l'ufficio immigrazione aveva respinto la sua richiesta di asilo,per motivi ancora non chiariti. Ora potrebbe dovere affrontareincriminazioni civili, non penali, per la violazione della leggesull'immigrazione. Non è neppure ben chiaro quando Zeituni si èstabilita clandestinamente in America. "Sono venuta per la primavolta nel 1975, ma ho sempre fatto avanti e indietro", ha dettola donna.Ulteriore problema: Zeituni ha preso talmente a cuore le sortidel nipote da donare alla sua campagna elettorale 260 dollari (65dollari secondo la documentazione della Federal ElectionCommission), forse ignara del fatto che la legge elettoraleamericana consente solo ai cittadini statunitensi o ai possessoridella carta verde (consente di vivere legalmente e a tempoindeterminato negli Stati Uniti, ma non dà diritto di voto) dieffettuare donazioni alle campagne dei candidati alla presidenza.Quel denaro, riporta il Washington Post, è già stato rispedito almittente. "Date le informazioni emerse, la donazione è statarestituita", ha detto Ben LaBolt, uno dei portavoce dellacampagna di Obama.Zeituni e "uncle Omar", lo zio Omar di cui Obama parlanell'autobiografia, sono nati dal terzo matrimonio di HusseinOnyango Obama, nonno del senatore dell'Illinois. Il padre diObama, Barack sr, era invece nato dal secondo matrimonio diHussein Onyango Obama ed era quindi fratellastro di Zeituni eOmar. "Auntie Zeituni" non è tuttavia uno dei personaggi di cuiil senatore ha parlato molto durante la campagna elettorale,citando invece più volte il padre, la madre e la nonna, che lo hacresciuto.
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