Usa 2008/ Zakaria (Newsweek): Obama vero leader,cambierebbe paese

Usa 2008/ Zakaria (Newsweek): Obama vero leader,cambierebbe paese Per il paese e per il bene "di mio figlio Omar"

Roma, 20 ott. (Apcom) - Un elogio senza mezzi termini di BarackObama giunge oggi da Faraad Zakaria, editorialista dellaprestigiosa rivista Newsweek, che definisce questa campagnaelettorale "una piacevole sorpresa": magari noiosa in alcunimomenti, ma con un livello di aggressività tutto sommatocontenuto. Il repubblicano John McCain, spiega Zakaria, "ècoraggioso; è un combattente"; ma è, sostanzialmente, fuori moda;ha nostalgia della guerra fredda mentre bisogna elaborare unastrategia per il 21esimo secondo, e il suo problema più che disostanza è di carattere: troppo esplosivo, troppo impulsivo.E invece, il democratico Obama viene coperto di elogi dalprogressista Zakaria, secondo cui da presidente farà quello chenon osarono mai fare Bill e Hillary Clinton: "vuole modificare iparametri della 'zona di tranquillità'" degli americani, cioè deltipo di politiche con cui gli americani si sentono a loro agio.Secondo Zakaria le ricette di Obama "Non sono radicali, meneppure sono troppo costrette dalla paura di sembrare liberali".Tradotto: ecco un vero leader, uno che non si preoccupa se loaccusano - ingiustamente - di essere un "socialista".O se in politica estera, "perora una maggiore cooperazioneinternazionale e l'uso aggressivo della diplomazia".Nella "sostanza" insomma Obama batte McCain, ma la sua vittoria,sottolinea Zakaria, ha anche un valore simbolico " il simbolismoè una forza potente nelle vicende umane. Immaginate cosapenserebbe la gente in tutto il mondo se vedessero l'America cheuna volta di più reinventa il futuro". E conclude: immaginatecosa penserebbero gli americani "se vedessero che davvero non cisono barriere nel loro paese, nemmeno per la poltrona piùimportante, nemmeno per un uomo con la pelle marrone e un nomestrano".Ammette, Zakaria, che vive a New York con moglie e figli ma è diorigine indiana, di avere "un interesse personale. Ho un figliodi 9 anni che sia chiama Omar. Sono certo che da grande potràfare assolutamente quello che vuole in questo paese. Ma ammettoche mi sentirei più fiducioso se un uomo che si chiama BarackObama divenisse presidente degli Stati Uniti".

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