Usa 2008/ Wsj: Vittoria Obama, ma i conservatori non sono finiti

Usa 2008/ Wsj: Vittoria Obama, ma i conservatori non sono finiti Democratici hanno impostato campagna su Paese reale

Roma, 5 nov. (Apcom) - "La storia di un declino ma nonnecessariamente di una caduta": nonostante la vittoria di BarackObama i conservatori non sono ancora finiti, avvertel'editorialista del Wall Street Journal Thomas Frank.La campagna elettorale è stata vinta dei Democratici perché hannoimpostato lo scontro non sul tradizionale scenario delle dueculture, la "middle America" popolare conto l'elite liberale -terreno tradizionalmente favorevole ai Repubblicani - ma intermini assai più vicini al Paese reale: l'opinione pubblica chechiede giustizia contro un sistema economico che premia ipredatori.La risposta Repubblicana viceversa è stata quella di insisteresui vecchi temi, ma pestando sull'acceleratore: il risultato èstata una "pantomima grottescamente esagerata e in ultima analisiseparata dalla realtà di quegli americani che affermava dirappresentare".Così, la tradizionale difesa dell'America profonda è divenuta"l'America reale" di Sarah Palin; i convenzionali appelli allaclasse lavoratrice si sono trasformati in Joe l'Idraulico eun'osservazione di Obama riguardo a una fiscalità più equamentedistribuita è stata indicata come prova di "socialismo".Il movimento conservatore era approdato a Washington sotto lebandiere della riforma ma aveva presto lasciato il Congressonelle mai dei lobbisti, ceduto le agenzie di regolamentazionealle industrie che dovevano regolare e a subappaltare - a costialtissimi - ogni funzione governativa possibile pur parlando diresponsabilità fiscale.Eppure, conclude il Wsj, i conservatori possono anche credere chesiano stati i debitori insolventi a distruggere Wall Street, ma iliberali non devono pensare che che gli stupidi banchieri abbianoaffondato i conservatori per sempre.

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