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Martedì 21 Ottobre 2008
Usa 2008/ Wilder: fattore razza, ecco cosa ho consigliato a Obama
Usa 2008/ Wilder: fattore razza, ecco cosa ho consigliato a Obama Wilder divenne primo governatore afroamericano Usa nel 1989
New York, 21 ott. (Apcom) - Se è vero che la storia ha semprequalcosa da insegnare, il senatore dell'Illinois Barack Obamadovrebbe tenere bene a mente il nome di Douglas Wilder. Elettogovernatore della Virginia nel 1989 e primo afroamericano adessere scelto per questa carica negli Stati Uniti, Wilder era innetto vantaggio nei sondaggi della vigilia, con un margine di 9punti, ma finì per vincere sull'avversario repubblicano MarshallColeman soltanto per una manciata di voti.Motivo? Secondo gli esperti fu il cosiddetto "effetto Bradley",ovvero la ritrosia degli elettori bianchi a votare per unafroamericano e la loro propensione a dichiarare nei sondaggi unacosa diversa da quella che poi effettivamente faranno nel segretodell'urna. La storia parla chiaro: Tom Bradley, sindacoafroamericano di Los Angeles, durante la corsa per diventaregovernatore della California nel 1982, vide sparire l'enormevantaggio che aveva nei sondaggi cedendo la vittoria al rivalerepubblicano, bianco, George Deukmejian. Wilder, ora sindaco diRichmond, in Virginia, è convinto che il razzismo non avrà unruolo determinante durante le elezioni del 4 novembre e, fortedella propria esperienza, non lesina consigli al senatore diChicago.Per Wilder è importante che Obama non diventi alleato troppostretto con figure politiche afroamericane di grande spessore,come i leader dei diritti civili Al Sharpton e il reverendo JesseJackson, e soprattutto è vitale che continui a battere il tastodel cambiamento per le persone di ogni razza, cavallo dibattaglia della sua campagna elettorale. "Se le cose rimarrannocome sono, con impegno e determinazione riuscirà a vincere", hadetto Wilder, sottolineando che gli americani questa volta"saranno più intelligenti" e non si faranno influenzare daattacchi dell'ultimo minuto messi a segno dal repubblicano JohnMcCain. "L'America è cresciuta, le persone sono cresciute", hadetto il sindaco di Richmond, nonostante gli attacchi a sfondorazziale che sono stati più o meno velatamente rivolti a Obamanel corso della campagna elettorale.Anche se il senatore di Chicago potrebbe diventare il primopresidente afroamericano degli Stati Uniti, secondo Wilder "Obamanon corre per entrare nella storia. Quello non aiuterebbe gliamericani a vivere e a pagare per l'istruzione dei propri figli".Già un anno fa, Wilder aveva dato dei consigli al giovanesenatore di Chicago, che Obama sembra avere seguito: "Non fadella razza questione centrale nei discorsi e ne ha parlato solouna volta in un eccellente discorso (nel marzo scorso, perrispondere agli attacchi ricevuti nella vicenda del controversopastore Jeremiah Wright)".
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