Usa 2008/ Vip lontani da Grant Park, Obama festeggia con la gente

Usa 2008/ Vip lontani da Grant Park, Obama festeggia con la gente Nascosti fra la folla soltanto i 'padrini' Jackson e Winfrey

Chicago, 5 nov. (Ap) - Centomila persone. Giovani, anziani,bianchi, neri, gialli, professori universitari e parrucchiere,tante donne in prima fila a ripetere in coro, fino alle lacrime:"Yes, we can". Sembravano in stato di trance, mentre guardavanoil loro presidente, un presidente giovane e nero che liringraziava per averlo aiutato a cambiare la storia. Al terminedi una campagna glamour costellata di stelle, Obama hafesteggiato la sua vittoria con una cerimonia sobria e solenne,come un predicatore protestante che parla in chiesa davanti allafolla in estasi: "Yes, we can". Salvo un paio di eccezioni,l'olimpo dell'entertainment che lo ha sostenuto e finanziato finoall'ultimo è stato gentilmente invitato a non mischiarsi conl'America reale della piazza, come hanno confermato autorevolifonti dell'entourage democratico al Chicago Sun-Times di oggi.C'era solo gente comune sul prato del Grant Park, quando ilsenatore dell'Illinois è salito sul palco con la moglie Michelle,in abito rosso e nero, e le due figlie, erano passate da poco le23 a Chicago (le 6 del mattino ora italiana). Ad applaudirlo, frala folla, soltanto due star che nella campagna lo hanno accuditoquasi come un figlio: il reverendo Jesse Jackson e Oprah Winfrey,ripresi dalle telecamere mentre piangevano, a dirotto, perl'emozione. Il parco nel pieno centro di Chicago - teatro degliscontri fra polizia e manifestanti durante la turbolentaconvenzione democratica nel 1968 - è apparso trasformato perl'occasione, con tende bianche e un palco schermato da vetrianti-proiettile, festoso di bandiere e striscioni rossi, bianchie blu.(Segue)

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