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Lunedì 13 Ottobre 2008
## Usa 2008/ Vigilia ultimo duello tv, McCain prova la rincorsa
## Usa 2008/ Vigilia ultimo duello tv, McCain prova la rincorsa Basta veleni ma promette rivincita: l'America vuole un lottatore
New York, 13 ott. (Apcom) - Perché no: "di inevitabile non c'ènulla". John McCain, il candidato repubblicano alla Casa Bianca,è già tornato una volta 'dal mondo dei morti', in questa campagnaelettorale. Gli addetti ai lavori lo davano per spacciato ininverno, a corto di fondi, ma McCain è riuscito lo stesso avincere le primarie del suo partito, in barba a qualsiasiprevisione. Con lo stesso spirito di rivincita, oggi ha promessoai suoi fan che tenterà il tutto per tutto per recuperare losvantaggio dal rivale democratico Barack Obama. "L'America habisogno di un lottatore", ha detto."Mancano 22 giorni e siamo sotto di sei punti", ha detto, in uncomizio a Virginia Beach, in Virginia. Ma ci sono le condizioniper recuperare: "I media ci hanno già dato per spacciati, Obamaprende già le misure per cambiare le tende alla Casa Bianca e anoi va benissimo così - ha continuato, preludendo al rush finalein vista del traguardo - li teniamo sotto controllo". Il primoatto della rincorsa andrà in scena mercoledì notte, con il terzodibattito in prime time tra i due candidati, dalla HofstraUniversity, a Long Island, a New York. Andato così così nei primidue scontri diretti con Obama, McCain ha promesso che andràall'attacco. "Lo frusterò voi sapeve dove", ha detto.Ma con gli attacchi frontali delle ultime settimane irepubblicani non sono andati lontano, e non è un caso che sia unMcCain più gentile e moderato quello visto nel weekend, una lineache potrebbe essere seguita anche nelle ultime tre settimane dicampagna elettorale.McCain è in ritardo di 6,8 punti percentuali nella media deisondaggi nazionali, con Obama saldamente al 50 per cento nelleultime due settimane e i repubblicani che oscillano attorno al 43per cento. Nell'era dei sondaggi, dal 1936 ad oggi, solo ad uncandidato è riuscito un recupero simile a quello che servirebbe aMcCain: si trattava di Ronald Reagan nel 1980 contro l'allorapresidente democratico Jimmy Carter. A pochi giorni dal votoReagan era ancora in deficit di otto punti e finì col lasciare aCarter solo una manciata di Stati.Tuttavia un confronto con il 1980 non sembra essere a vantaggiodi McCain. Reagan, come Obama quest'anno, era un volto nuovodella politica, un ex attore per giunta, e doveva convincerel'America a fidarsi di lui. Di più: sfidava un presidente uscenteimpopolare in un momento di crisi dell'economia. McCain non èBush ma per quanto cerchi di emanciparsi dall'attuale governo,resta l'espressione del partito che ha governato per otto anni.Altri due candidati hanno tentato la rincorsa, Hubert Humphreycontro Richard Nixon nel 1968 e Al Gore contro George W. Bush nel2000, ed entrambi hanno fallito di poco.Più che le parole di McCain, tuttavia, è indicativo il luogo cheha scelto per pronunciarle, la Virginia, una ex roccaforterepubblicana, che Obama potrebbe strappare il 4 novembre. McCainè stato addirittura costretto a fare campagna elettorale inCarolina del Nord, un altro Stato tradizionalmente repubblicano.Gli ultimi sondaggi danno ad Obama un vantaggio anche in Missourie persino in Nord Dakota, dove neppure Bill Clinton era riuscitoa sfondare.
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