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Mercoledì 29 Ottobre 2008
Usa 2008/ Stasera mega-spot a reti unificate per Barack Obama - 2
Usa 2008/ Stasera mega-spot a reti unificate per Barack Obama - 2 I network hanno ricevuto un milione di dollari a testa
Roma, 29 ott. (Apcom) - Per conquistare il 25% degli elettoriamericani registrati come indipendenti con il suo mega-spot,Obama ha sborsato un milione di dollari a network. Una cifraingente ma che il senatore nero può permettersi con i fondiraccolti durante la sua campagna: oltre 600 milioni di dollari,più di quanto sperasse, più di quanto abbiano racimolato insiemenel 2004 George W. Bush e John Kerry, secondo quanto riferisce laCnn.Nel filmato, in cui compaiono scene di vita americana girate daDavis Guggenheim (regista e produttore di "Una scomoda verità",documentario premio Oscar che diffonde il messaggio dell'exvicepresidente Al Gore sul surriscaldamento globale), BarackObama parla guardando dritto in camera e afferma, come anticipatodal New York Times: "Abbiamo visto come negli ultimi otto anni ledecisioni di un presidente possono avere un profondo effetto sulcorso della Storia e nella vita degli americani". In questo'infomercial', come viene chiamato dai media Usa, seguono sceneestratte dai suoi 20 mesi di campagna elettorale in giro per gliStati Uniti, Obama seduto al tavolo di cucina in una famiglia dibianchi appartenenti alla classe media, in stile 'Joel'idraulico' oppure Obama accolto dalle folle secondo la piùclassica iconografia presidenziale.L'unico, prima di Obama, che aveva osato rivolgersi agliamericani con simili spot era stato l'indipendente Ross Perot,multimiliardario che sognava di scardinare il bipolarismo Usaallora rappresentato dall'uscente George Bush e Bill Clinton: nel1992 il magnate dei computer mandò in onda otto infomercial vistida una media di 13 milioni di spettatori. Uno di questi fuguardato addirittura da 16,5 milioni di americani. Perot fu ilprimo a capire l'importanza della teledemocrazia, del consensotelevisivo, ma l'immagine del miliardario seduto dietro la suascrivania non poteva avere lo stesso appeal del viaggioelettorale del giovane Obama, cavaliere nero delle speranzeamericane.
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