Usa 2008: Sondaggi impazziti, rimonta McCain o Obama in volata?

Usa 2008: Sondaggi impazziti, rimonta McCain o Obama in volata? Media rilevazioni lo vede a +6,6. Arizona e Georgia in gioco

New York, 2 nov. (Apcom) - A due giorni dalla chiusura deiseggi delle elezioni presidenziali americane, il candidatodemocratico alla Casa Bianca Barack Obama ha un vantaggio sulrivale repubblicano John McCain di 6,6 punti percentuali, 50,2% a43,6%. E' il dato che riassume gli ultimi dieci sondaggi condottia livello nazionale dal 25 al 31 ottobre. La media è consideratodagli addetti ai lavori un termometro affidabile dell'andamentodella campagna elettorale ma ha alcune pecche: si compone di datieterogenei e tende a nascondere eventuali spostamenti dell'ultimaora.E' il motivo per il quale gli addetti ai lavori hanno dedicatogrande attenzione all'ultima rilevazione di John Zogby, perReuters e C-Span. McCain avrebbe fatto registrare addirittura unpunto di vantaggio su Obama nelle interviste condotte nellagiornata di venerdì, uno dei tre giorni in esame. E' un exploitclamoroso, dopo oltre un mese all'inseguimento di Obama. Al puntoche altri sondaggisti hanno spiegato l'anomalia con un vizionella scelta del campione di Zogby.Gallup, nell'aggiornamento di sabato, suggerisce che il distaccotra Obama e McCain è ancora netto, e non ci sarebbero tracce diuna rimonta in atto. Obama, anzi, potrebbe contare ora su unsostegno del 52% e non sarebbe mai sceso sotto il 50% in tresettimane. Nello stesso periodo McCain non è mai salito sopra il43 per cento.Rasmussen descrive una corsa più equilibrata, con un margineridotto a cinque punti tra Obama e McCain e significativi passiavanti del repubblicano in Pennsylvania, uno Stato chiave per lesue speranze di vittoria.Per McCain il più favorevole dei sondaggi resta quello dellarepubblicana Fox, che lo da a soli tre punti di distacco, entroil margine di errore.I sondaggi nazionali tuttavia, anche se hanno una granderisonanza, non sono lo strumento più adatto per prevederel'andamento delle elezioni. Il voto è deciso dalla somma deirisultati nei singoli confronti locali: in ciascuno dei 50 Statidell'Unione sono in palio un certo numero di Grandi Elettori(formalmente, l'elezione è indiretta e sono questi grandielettori a scegliere il presidente). Chi vince il voto popolarein ogni Stato conquista tutti i Grandi Elettori in palio, chesono 538. Se le elezioni si tenessero oggi il giovane senatorenero di Chicago otterrebbe almeno 311 Grandi Elettori, contro i132 del rivale repubblicano John McCain. Il numero magico per lavittoria è 270.Nel conto non ci sono gli otto 'swing states', ovvero gli Statidove il risultato del voto è incerto. E' un elenco che vieneaggiornato giorno per giorno e che comprende oggi: Arizona (lostato di McCain), Montana, North Dakota, Missouri, Indiana,Carolina del Nord, Georgia e Florida. In questo elenco noncompaiono più alcuni tradizionali swing states come l'Ohio, ilNew Mexico né Stati `rossi' come Colorado e Virginia, nei qualiObama è favorito. Gli Stati incerti assegnano 95 Grandi Elettorie se anche il repubblicano vincesse in tutti quanti nonarriverebbe a 270 Grandi Elettori.

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