Usa 2008/ Referendum California, futuro incerto per matrimoni gay

Usa 2008/ Referendum California, futuro incerto per matrimoni gay Voto chiede di ribaltare sentenza Corte Suprema

New York, 30 ott. (Apcom) - In California, uno degli stati cheper tradizione votano il candidato democratico, il senatoredell'Illinois Barack Obama è talmente avanti nei sondaggi (lamedia lo vede in vantaggio di 24 punti) da fare apparire il votoper le presidenziali di martedì una pura formalità. Di gran lungapiù interessante è il referendum sui matrimoni tra persone dellostesso sesso, legalizzati dalla Corte Suprema lo scorso maggiocon una sentenza che ora rischia di essere ribaltata appunto dalvoto popolare."Proposition 8", questo il nome ufficiale del referendum, èstato sostenuto dai gruppi conservatori del Golden State come unmodo per modificare la sentenza, che aveva ribaltato unprecedente voto del 2000 quando il 61 per cento degli elettori siespresse a favore della definizione di matrimonio come "unionetra un uomo e una donna". Il referendum chiede di reinserirenella Costituzione dello Stato la dicitura secondo cui "solo ilmatrimonio tra un uomo e una donna è valido o riconosciuto inCalifornia".Fin da agosto è stata portata avanti una campagna a favore delsì, e quindi dell'introduzione dell'emendamento, rivolta inparticolare alla comunità ispanoamericana, che rappresenta piùdel 30 per cento della popolazione californiana, in totale 37milioni di persone, e che si era espressa contro i matrimoni gaynel 2000. Il risultato del voto appare tutt'altro che scontato:secondo un sondaggio condotto dal Public Policy Institute dellaCalifornia, il 52 per cento degli intervistati è propenso avotare no, e quindi a confermare la sentenza della Corte Supremae mantenere i matrimoni gay, mentre il 44 per cento èintenzionato a esprimersi a favore.Le coppie omosessuali, che a migliaia sono convolate a nozze dagiugno a questa parte, guardano con apprensione al voto chepotrebbe invalidare i matrimoni già celebrati. Entrambi glischieramenti hanno speso quasi 60 milioni di dollari e moltecelebrità di Hollywood, da Brad Pitt a Steven Spielberg alla stardegli show televisivi Hellen DeGeneres, si sono espresse a favoredella conferma della sentenza della Corte Suprema donando fino a100.000 dollari.

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