Usa 2008/ Parolacce al 911, nuova gaffe del fratello di McCain

Washington, 25 ott. (Ap) - Il fratello del candidato repubblicanoalla Casa Bianca, John McCain ha annunciato che si ritirerà daogni attività elettorale dopo avere chiamato il numero delleemergenze autostradali - il famoso '911' - solo per lamentarsidel traffico. Joe McCain, che vive in Virginia ad Alexandria, siè scusato ufficialmente.Come ha raccontato lui stesso in un'intervista alla radio diWashington Wtop, Joe stava tornando a casa da un'iniziativaelettorale a Filadelfia intorno alle 2 del mattino del 18 ottobrequando è rimasto bloccato nel traffico della Interstate 495. Dopoquaranta minuti di attesa, ha telefonato al 911 per capire cosastava succedendo. Quando il centralino lo ha "richiamatoall'ordine" per aver abusato del servizio pubblico, McCainl'avrebbe insultato prima di riattaccare. Lui sostiene di avercreduto che la linea fosse già interrotta, al momento dello sfogo."Non volevo insultare gli agenti" ha spiegato. "Se fossi statonella loro situazione - ha aggiunto - ci sarei rimasto davveromale e capisco la loro reazione". Dopo il 911, comunque, ilrecidivo McCain ha disturbato anche la polizia di Alexandria,provocando la stessa reazione. Alla radio ha confessato di nonaver parlato al fratello dell'incidente. "Non ne sarà felice, nesono certo" ha detto. "Mi sento malissimo per aver danneggiato lacampagna elettorale con le mie azioni, per questo mi ritiro daogni attività elettorale" ha spiegato. Oltre a ciò, Joe McCain hagarantito che scriverà una lettera di scuse formali sia al 911che alla polizia di Alexandria.A pochi giorni dal voto del 4 novembre esce di scena unpersonaggio scomodo per il candidato del Grand Old Party: non èla prima volta, infatti, che Joe McCain attira l'attenzione deimedia. Era stato lui, intervenendo a un comizio all'inizio delmese a definire due zone filo-democratiche del nord dellaVirginia "paese comunista". E soltanto una settimana dopo, avevausato inviare una mail allo staff del fratello per criticare lasua strategia di comunicazione "controproducente".