##Usa 2008/ Palin ritrova smalto in dibattito record ma non basta

##Usa 2008/ Palin ritrova smalto in dibattito record ma non basta Obama vola: Pennsylvania e Minnesota non più swing states

New York, 3 ott. (Apcom) - Chi aveva già scavato la fossa perSarah Palin, candidata repubblicana alla vice presidenza, dovràattendere almeno fino alla sua prossima intervista, se mai cisarà. Dall'attesissimo dibattito in diretta tv di questa nottecon il rivale democratico Joe Biden, in barba ai pronostici dellavigilia, è uscita in piedi, anzi saltellando, come un pugile cheha birra per ricominciare da capo anche dopo il gong dell'ultimoround. Non è poco per la governatrice dell'Alaska, reduce da duesettimane di gaffe clamorose, costretta a fare i conti conl'invito a farsi da parte - per il bene del Paese - persino dacolleghi di partito. Non è poco, ma non è neppure abbastanza:Biden, un veterano con 35 anni di esperienza a Washington, havinto a dar retta ai sondaggi degli spettatori che hanno guardatoil duello in tv. Ai punti, senza k.o. ma in maniera netta.Schietto, preparato, con quella vena di umanità che ha volte lofa straparlare ma che questa notte lo ha fatto sembrare genuino,gli ha stretto la gola in un singhiozzo parlando della mortedella moglie e della figlia, in un incidente stradale, quando siritrovò single parent, con due bambini.Per gli addetti ai lavori Palin ha sorpreso con una verve e unafiducia in se stessa che non si vedevano dal trionfale debuttonel ticket repubblicano, alla convention di St. Paul. Nelcontenuto è stata la sfida tra i paladini della gente comune,quella che come Palin non legge i giornali, non sa di cosa si siaoccupata la corta suprema al di là dell'aborto, di finanza cicapisce poco. Lei, dal canto suo, promette: "Mi piace risponderealle domande difficili ma senza il filtro dei media ufficiali,che vogliono imporre la loro versione dei fatti, io voglioparlare direttamente alla gente".Biden - con la museruola - non l'ha attaccata, troppopericoloso prendersela con una donna nell'anno della grandedelusione di Hillary Clinton. Ha seguito il suo copione dicritiche a McCain: "Gli voglio bene ma sulle cose più importantiha sempre torto", altro che maverick, cane sciolto, sarà un clonedi Bush: "Il passato a volte è un prologo del futuro", harisposto a Palin che lo accusava di essere ossessionato dalpassato. Parla la lingua dei dettagli, Biden, il 'senatese' degliemendamenti e delle commissio i parlamentari, ma parla conpassione e non commette errori: evita il tono di superiorità esenza il sarcasmo, che nei dibattiti è un tabù.Il vero impatto sul futuro si misurerà fra qualche giorno.Intanto agli addetti ai lavori è piaciuta la freschezza di Palin,meno l'evidente meccanicità delle risposte imparare a memoria. Magli elettori americani? Non sono addetti ai lavori, la corsa allaCasa Bianca non è un reality show in cui conti essere spigliati.Questa notte erano chiamati a decidere se i due candidati fosseroall'altezza di diventare presidenti, se il caso lo volesse. Larisposta, a dar retta ai primi sondaggi a caldo, è chiara: Bidenlo è, Palin davvero no.Per il 51% degli telespettatori, suggerisce un sondaggio di Cnn,il senatore del Delaware ha vinto il dibattito, con quindicipunti di scarto. Ancora più severo il verdetto su Palin in unsondaggio di Cbs, su un campione di elettori indipendenti: Bidenha convinto il 46% degli spettatori, la governatrice dell'Alaskasolo il 21 per cento. Troppe le domande lasciate senza rispostada Palin, troppe le frasi studiate a tavolino per'l'interrogazione programmata', a riempire le pillole da 90secondi del botta e risposta con la moderatrice Gwen Ifill. Senzacontraddittorio.La consuetudine vuole che di impatto sulla corsa vera, loscontro fra i vice non ne abbia affatto. Solo un duello è passatoalla storia, quello del 1988 tra il democratico Lloyd Bentsen eDan Quayle, il vice di George Bush Sr. Al giovane Quayle che sidifendeva dall'accusa di inesperienza paragonandosi a Jfk,Bentsen rispose: "Io conoscevo Jack Kennedy, Jack Kennedy era unmio amico, lei senatore Quaile non e' un Jack Kennedy". Frasememorabile, forse il miglior momento televisivo della storia deidibattiti americani;ma fu Bush a vincere le quelle elezioni.Si vedrà nelle prossime ore se anche questo confronto farà lastoria. Il duello tra i vice, secondo i dati del NielsenInstitute, è stato visto da un numero record di telespettatori,molti più di quelli che si sono sintonizzati sul dibattito traObama e McCain di venerdì scorso.La palla ora tocca ai candidati veri e propri che martedìtorneranno a scontrarsi in prime time, quando la corsa sembrasempre più in salita per McCain. La media degli ultimi dodicisondaggi nazionali continua a favorire Obama, ora in testa di seipunti percentuali. E le buone notizie per i democratici arrivanoanche dal confronto a livello statale, il più importante perchéquello che decide effettivamente la presidenza.Dopo avere sorpassato il rivale in stati chiave come Florida eOhio, dopo il forfait di McCain in Michigan, Obama avrebbe messoin cassaforte anche la Pennsylvania, uscita dalla colonna degli'swing states', gli stati incerti. Nettamente per Obama sonoanche altri tre ex stati 'in bilico', il Minnesota, il NewHampshire e il Wisconsin. Cruciale ora diventa il Colorado, lostato dove i democratici hanno tenuto la loro convention a fineagosto: Obama è in testa ma la sfida è ancora aperta.

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