Usa 2008/ Palin, basta 'vestiti di McCain': io metto cose usate

New York, 27 ott. (Apcom) - La governatrice dell'Alaska SarahPalin, candidata alla vice-presidenza repubblicana, ha ricevutocome è consuetudine indicazioni scritte prima dell'ennesimocomizio in Florida. Ma per una volta si è ribellata: le haignorate, e ha scelto di parlare a braccio. L'accusa di averespeso 150.000 dollari in vestiti in un mese di campagnaelettorale l'ha punta nel vivo: lei non è una che fa shopping dicapi firmati da Saks Fifth Avenue o Neiman Marcus."Quelle cose non mi appartengono - spiega - sono come le luci discena o il palco o tutto quello che il partito repubblicanodecide di comprare, non me li porto a casa". E poi ha aggiunto"Io ricomincio a mettermi i miei vestiti, comprati nel mionegozio preferito di capi usati, ad Anchorage". Come dire: bastacon i vestiti che la campagna di John McCain la costringe aindossare.Palin ha parlato alla platea della sua fede nuziale, da 35dollari, che si è comprata da sola; degli orecchini che indossa eche le sono stati regalati dalla suocera eschimese; della spillache ha sul tailleur (rosa, di seconda mano) in onore del figlioche sta combattendo in Iraq.Un terzo del guardaroba della governatrice, i capi indossatidurante la convention di settembre, è già stato restituito e ilresto dei capi sarà donato in beneficienza dopo il voto dimartedì prossima.Ma il comizio della Florida si spinge oltre la polemica sugliabiti. Secondo i collaboratori di Palin, la governatrice è statamessa alle corde dall'incapacità di McCain di gestire lasituazione. E' un segnale della crescente tensione nel ticketrepubblicano: Palin tenta di emanciparsi da McCain che, a darretta ai sondaggi, potrebbe essere alla vigilia di una sconfittaepocale. La governatrice non sarebbe più disposta a stare algioco, ipotecando il suo futuro politico. Ieri sera, per uncomizio in Carolina del Nord si è messa i jeans.Il clan McCain tuttavia non ha gradito. A una settimana dal votoPalin non dovrebbe parlare di vestiti, ma di economia.