Usa 2008/ Obama: dolce è la vittoria, e adesso?

Usa 2008/ Obama: dolce è la vittoria, e adesso? Totostrategie e totoministri

Roma, 5 nov. (Apcom) - E adesso, dopo due anni di estenuantecampagna elettorale, viene il peggio. Barack Obama è emerso inpratica dal nulla, ha sconfitto l'establishment democratico, hasconfitto i dubbi sulla sua esperienza e sulla possibilità che unnero arrivasse alla Casa Bianca. Come presidente eletto deveaffrontare tre sfide immediate: la peggiore crisi economica dallaGrande Depressione, due guerre in corso, e la capacità di guidaretutti i democratici, anche quelli che vorrebbero novità immediatedi difficile realizzazione.L'ex candidato ha messo le mani avanti: "Sappiamo che citroviamo di fronte alle sfiede più grandi della nostra vita: dueguerra, un paese in pericolo, la peggior crisi finanziaria in unsecolo". E ha sottolineato "la strada davanti a noi sarà lunga,la salita ripida".Il presidente Barack Obama giurerà il 20 gennaio. Dovrà guidarel'ampia maggioranza in Senato e alla Camera, e assieme tenere abada le richieste della sinistra del partito (per esempio per unritiro immediato dall'Iraq".D'altronde, è vero che scegliendo un afroamericano per la CasaBianca, la nazione ha compiuto una scelta fondamentale cheseppellisce l'eredità della schiavitù. Politicamente, l'elezionedi Obama è una bocciatura senza speranza di otto anni dipresidenza Bush.Figlio di un padre keniota e di una madre bianca, Obama è ilpresidente di una nazione pronta alle novità; le stime delgoverno dicono che il "melting pot" ha compiuto il suo arco,entro il 2042 i 'bianchi' non saranno più la maggioranza.Da oggi, per Obama si apre non solo il totopolitica, ma iltotoministri.

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