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Lunedì 29 Settembre 2008
Usa 2008/ McCain paga prezzo crisi, Obama sbanca sondaggi
Usa 2008/ McCain paga prezzo crisi, Obama sbanca sondaggi Sospensione campagna elettorale si rivela azzardo eccessivo
New York, 29 set. (Apcom) - Ha fama d'essere un grande amantedel gioco d'azzardo John McCain, il candidato repubblicano allaCasa Bianca, e più volte, nel corso della campagna elettorale, hapuntato grosso, rischiando tutto o quasi nella speranza di untornaconto in vista del voto del 4 novembre. L'ultimo azzardo èstata la decisione di sospendere la campagna elettorale, lasettimana scorsa, per tornare a Washington dove si stavadiscutendo la maxi manovra da 700 miliardi di dollari per salvareWall Street dalla crisi del secolo. McCain, a dar retta aisondaggi, ha pagato carissimo il gioco spregiudicato.La media dei principali sondaggi nazionali è ormai nettamente afavore di Obama, con un margine di 4,6 punti: 47,9 per centocontro 43,3 per cento. Dieci giorni fa i due candidati eranoappaiati. Spiccano, tra i principali sondaggi nazionali quellidell'istituto Gallup e di Rasmussen che danno a Obamarispettivamento otto e sei punti di margine. In entrambi ilsenatore dell'Illinois è alla soglia psicologica del 50 per centodi consensi.Incide anche il dibattito in prime time di venerdì scorso. Anchese il primo scontro diretto tra McCain e Obama non ha decretatoun chiaro vincitore il senatore repubblicano ha mancato il suoprimo obiettivo. Ha fatto il possibile per dipingere un Obamainesperto e pericolosamente inadatto alla sfida della presidenza,ma gli americani hanno visto un Obama preparato e 'presidenziale'su questioni di politica estera e sul nodo scottante della crisifinanziaria. Un sondaggio Usa Today e Gallup sul dibattitoconferma che Obama ha avuto la meglio: ha vinto per il 46% degliamericani contro il 34% di McCain. Di più: per il 52 per centodegli intervistati le ricette del democratico per il Paese sonomigliori.La svolta per McCain per ora non s'intravede. Il prossimo grandegiro di boa della campagna elettorale è il dibattito tra icandidati alla vice presidenza di giovedì, tra la governatriceSarah Palin e il veterano democratico del Senato Joe Biden.McCain rischia grosso con Palin, reduce da una serie di svarioniclamorosi nell'intervista a Cbs della settimana scorsa.I guai economici che hanno accompagnato la frenata nei sondaggiper McCain inoltre non sembrano essere destinati a svanire. Oggila Camera dei Rappresentanti di Washington vota il piano disoccorso alle società finanziarie al collasso e la manovracostosa e impopolare sarà all'esame del Senato mercoledì. McCainsarà chiamato a votare, insieme al suo giovane collegademocratico Barack Obama, ma il suo contributo è limitato al "sì"annunciato alla manovra. McCain è il primo ad ammettere di nonavere fatto molto per portare in porto la trattativa delCongresso e anzi, al suo arrivo nella capitale, giovedì scorso,l'intesa che sembrava cosa fatta è saltata per l'ammutinamentodei repubblicani della Camera. Aveva addirittura minacciato dirinunciare al dibattito con Obama, ma alla fine ha ceduto,volando in Mississippi.Le precedenti 'puntate sul rosso' di McCain hanno avutorisultati alterni. Quest'inverno ha scommesso sulla guerra inIraq, quando anche i repubblicani volevano voltare pagina: haspinto per mandare più americani al fronte, giocandosi la corsaalla Casa Bianca. Ha fatto centro: la situazione a Baghdad èmigliorata e McCain ha vinto le primarie.Alla vigilia della convention repubblicana ha giocato il suoasso, la scelta a sorpresa della governatrice dell'Alaska comevice. Da quando c'è Palin la raccolta di fondi per la campagnarepubblicana è cresciuta e anche la partecipazione ai comizi: lasettimana scorsa ad Orlando, il Florida, c'erano 60.000 personeentusiaste ad aspettarla. Ma il rovescio della medaglia sono lecredenziali di Palin, che anche i repubblicani ormai consideranocon sospetto per la sua palese inesperienza su economia, politicaestera e la percezione diffusa di dilettantismo politico.
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