## Usa 2008/ McCain ci prova con i veleni: Obama poco di buono

## Usa 2008/ McCain ci prova con i veleni: Obama poco di buono A picco nei sondaggi si affida alla campagna negativa

New York, 10 ott. (Apcom) - Gli ingranaggi della macchinaelettorale repubblicana hanno cominciato a macinare veleno e peri democratici si presenta un potenziale rischio, a poco più ditre settimane dal voto: riuscirà il giovane candidatodell'Illinois Barack Obama a resistere agli attacchi personali,mantenendo la testa della corsa fino al traguardo? Da unasettimana volano parole grosse durante i comizi repubblicani:Obama 'amico dei terroristi', Obama 'enfant prodige dellacorrotta Chicago', Barack 'Hussein' Obama, Obama 'nemicodell'America', Obama 'venuto dalla strada' e dunque un poco dibuono. Che la campagna negativa sia priva di fondamento contapoco: chi accusa Obama spera che l'opinione che gli americanihanno di lui possa essere ancora plasmata. Non solo il suo è unvolto nuovo, Obama ha anche la pelle nera. E i sondaggistiammettono che il "fattore razza" non solo conta, ma èimponderabile, cioè impossibile da valutare: potrebbe costarglianche 6 punti percentuali nel segreto dell'urna.Ma in che misura il tentativo di dipingere Obama come unsimpatizzante dell'estremismo islamico, un comunista, unfaccendiere e addirittura uno spacciatore, potrà far presasull'elettorato? Difficile dirlo con certezza, ma in America, sefatte per bene, le campagne negative funzionano. Sembravaimpossibile, quattro anni fa, che un manipolo di falsi veteranidel Vietnam riuscisse a convincere gli americani che ildemocratico John Kerry, un eroe di guerra pluridecorato, era inrealtà un vigliacco, pronto a mentire sulle ferite patite inbattaglia pur di far carriera. Sembrava impossibile, otto annifa, nelle primarie repubblicane vinte da George W. Bush, chequalcuno accusasse il moderato John McCain, un ex prigioniero diguerra, con gli stessi argomenti. O con argomenti peggiori: fuaddirittura insinuato che avesse un figlio illegittimo di colore.Rispetto a quattro e otto anni fa c'è tuttavia una sostanzialedifferenza: l'architetto delle battaglie elettorali di Bush, ilguru del colpo basso, il genio indiscusso della politicaamericana Karl Rove osserva la campagna elettorale dallapanchina, anzi dal salotto di Fox News dove commenta, condistacco, le difficoltà di McCain. E che la mano di Rove non c'èsi vede. Nel 2000 e nel 2004 Bush vinse a suon di veleni, masenza mai sporcarsi personalmente le mani con gli attacchi airivali. Erano gruppi politici fumosi e indipendenti a giocarescorretto, con libri, spot, blog, veline ai media amici, come ilmicidiale Drudgereport. Nei suoi comizi, Bush denunciava lescorrettezze (del suo stesso clan) e teneva un alto profilo.Oggi le accuse partono direttamente da McCain o dalla sua vice,la governatrice dell'Alaska Sarah Palin. I loro comizi sonogeneratori di rabbia: "Terrorista", grida qualcuno all'indirizzodi Obama, "uccidetelo", grida qualcun altro durante un comizio.La faziosità di partito è moltiplicata dalla paura di perdere leelezioni. Tanto che anche il partito si sta spaccandosull'opportunità di questi assalti.La terza differenza rispetto alle ultime due presidenziali è lacrisi dell'economia, che toglie peso a qualsiasi altro tema nellacampagna elettorale. E l'economia è il pezzo forte di Obama e ilnervo scoperto di McCain.I sondaggi continuano a favorire il candidato democratico: lamedia degli ultimi undici rilevamenti nazionali lo vede in testadi 6,2 punti, con un lieve balzo in avanti dopo la vittoria neldibattito in prime time contro McCain di martedì. Di più, Obamava fortissimo anche nei sondaggi locali, e ha una concretapossibilità di restituire ai democratici Stati che sonoroccaforti repubblicane dall'era di Bill Clinton. L'ultimotassello è la 'rossa' West Virginia, la terra delle miniere dicarbone e delle tute blu, dove Obama nelle primarie non avevaneppure osato far campagna elettorale. Per America Research Groupil senatore dell'Illinois ha un vantaggio di otto punti suMcCain: a fine settembre era sotto di otto punti, secondo unsondaggio di Rasmussen. Sarebbero 16 punti recuperati in diecigiorni.Obama oggi ha risposto a McCain: "Non è difficile infiammare lafolla istigando rabbia e divisioni", ha detto in un comizio inOhio ma senza entrare nei dettagli del suo presunto legame conBill Ayers, un estremista di sinistra accusato di atti diterrorismo negli anni Settanta. "Gli americani non vogliono unapersona che divida il Paese - ha detto Obama - ma vogliono unoche la sappia guidare".Ma McCain incalza, con uno spot che sarà trasmesso in tutto ilPaese: "Quando gli serviva - recita una voce fuori campo - Obamalavorava con il terrorista Bill Ayers. Quando la cosa è venutaallo scoperto, ha cominciato a mentire". McCain accusa Obama diavere "una ambizione cieca" e di essere "privo di giudizio".Ancora più in là si spinge il partito repubblicano con uno spotche ricorda il legame di Obama con il palazzinaro di Chicago TonyRezko.E poi c'è il vice presidente della campagna di McCain, l'exgovernatore dell'Oklahoma Frank Keating, che ha definito Obama un"poco di buono", un "guy of the street" ricordando l'uso distupefacenti in età giovanile. "Lo deve ammettere - ha detto inuna intervista radiofonica che ha fatto grande scalpore - deveessere onesto e dire: ero un ragazzo di strada, ero di sinistra.Ho usato cocaina, ho votato da liberal, ma oggi sono un moderato".

© RIPRODUZIONE RISERVATA