## Usa 2008/ La Russia pro Obama. Ma preoccupata da Biden

## Usa 2008/ La Russia pro Obama. Ma preoccupata da Biden Sulla scia Powell, parla Lozansky, fondatore "Russi per Reagan"

Mosca, 31 ott. (Apcom-Nuova Europa) - La scelta non è dei russi.Ma l'esito delle elezioni statunitensi avrà un forte riflesso suirapporti bilaterali tra Mosca e Washington, senza contare ilgioco di equilibri sempre più precari sullo scacchiereinternazionale. Apparentemente l'Aquila bicipite tifa BarackObama. Un alto funzionario vicino alla presidenza, parlando conApcom, non nascondeva le preferenze per il candidato democraticoalla Casa Banca. Un altro - a capo di una delle più importantiistituzioni finanziarie del Paese - poche settimane fa',commentando i 'down' della Borsa, scherzava: "Aspettiamo Obama"per poi aggiungere ridendo: "L'arrivo di MacCain? Sì, ma allapensione".Il clima è quasi goliardico. Ma molto più complicato di quelloche possa sembrare. Il successore di George W. Bush avrà infattila sua squadra. E saranno 'gli uomini del presidente' a deciderei destini delle relazioni Russia-Usa, che da qualche anno aquesta parte, non fanno altro che peggiorare. Ci sono poi "lequestioni importanti per la Russia, come sicurezza ed economia" equelle "delicate" come i diritti umani, ma "bisogna distinguere,le arance dalle mele, come si dice in America, o se vuole, lafarina dalle cotolette, come dicono i russi", dice ad ad ApcomEdward Lozansky, presidente dell'American University a Mosca.Lozansky guida oggi l'Ateneo creato nel 1990 con il sostegno delpadre della perestrojka Mikhail Gorbachev e dell'allora Capodella Casa Bianca George H. Bush. Da sempre considerato unrepubblicano di ferro e fautore del gruppo politico "Russi perReagan", il professore dice di aver provato un "grande sollievo"quando il generale Collin Powell si è espresso a favore di Obama."Non intendo certo mettere insieme un gruppo a sostegno di McCainperché credo che la sua retorica sia sbagliata sulla Russia, èdannosa per gli interessi degli Stati Uniti e pericolosa per ilmondo".Intanto però i riflessi delle due variabili 'Obama' e 'McCain'sono infatti molteplici. "Per quanto riguarda Obama, sono certoche la sua elezione riceverà il benvenuto in Europa e nel restodel mondo" premette Lozansky. "Sicuramente potrà contribuire amigliorare le relazioni con gli alleati degli Usa e l'immagine diWashington in generale. Tuttavia in Russia, quando si tratta diStati Uniti, uno non dovrebbe aspettarsi drastici cambiamentiverso il meglio. A meno che Obama non riorganizzi a fondo il suoteam di politica estera. L'attuale linea dei suoi consulentiufficiali o auto-proclamati tali", in merito all'Aquila bicipite"è pesante, quanto quella di McCain. Per alcuni aspetti, è anchepeggio".Secondo Lozansky, Joe Biden, inoltre, non è migliore neiconfronti della Russia di Sarah Palin. "Oltre ad attività dilobbying al centro di una grande crisi finanziaria per lafornitura di un miliardo di dollari per il suo buon amicoPresidente della Georgia, Saakashvili, Biden è noto per volerebloccare la revoca alla Jackson-Vanik", l'emendamento del 1974che permise ai Refuseniks, come furono chiamati gli Ebreisovietici a cui veniva rifiutato il visto per lasciare l`Urss dipoter finalmente emigrare in paesi liberi. La genialità delJackson-Vanik Amendment fu di legare rapporti commerciali e discambio, ai diritti umani e al diritto di emigrazione da paesitotalitari. "Ho sempre ingenuamente supposto che la Jackson -Vanik modificasse un diritto commerciale per rendere liberal'emigrazione da quello che allora era l'Unione Sovietica".Ora per Biden sarà stop "a meno che Mosca non garantisca grandiacquisti di carne di pollo americana. E il presidentedell'American University si chiede "che cosa Henry Scoop Jacksone Charles Vanik, co-autori di questo emendamento, potrebbero diresu questo approccio basato sulla carne di pollo per affrontarequestioni relative ai diritti umani".(segue)

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