Usa 2008/ La rivolta di Palin, persa fiducia in McCain (Politico)

New York, 25 ott. (Apcom) - Con le elezioni del 4 novembre alleporte e i sondaggi che fanno respirare sempre più aria disconfitta all'interno della campagna elettorale di John McCain,si fanno sempre più forti i malumori nel partito repubblicano.Questa volta però a ribellarsi sarebbe proprio la candidata allavicepresidenza, Sarah Palin, che sembra non essere intenzionata avestire i panni del capro espiatorio in caso di sconfitta.Secondo quanto riportato dal sito Politico.com quello delgovernatore dell'Alaska sarebbe un vero e proprio ammutinamentonei confronti degli uomini scelti dal partito per gestire la suacampagna elettorale. Palin sarebbe cioè stufa dei suggerimentidello staff repubblicano e starebbe sempre più disertando iconsigli degli esperti del partito, responsabili a suo avvisodella pessima immagine conquistata nelle ultime settimane dicampagna elettorale.L'immagine di Palin, che aveva inizialmente puntato sull'essereil volto nuovo del partito, si è fatta negli ultimi tempi semprepiù scomoda attirando a ripetizione le accuse di inesperienza edi non essere pronta per la Casa Bianca.Secondo fonti vicine a Palin la vice di McCain però non sifiderebbe più della maggior parte delle persone che la seguononei viaggi elettorali da uno Stato all'altro, tanto da averignorato le indicazioni dello staff in molti interventi degliultimi giorni. Secondo Palin cioè all'interno della campagnaelettorale repubblicana in molti avrebbero cominciato a scaricaresu di lei la responsabilità del calo nei sondaggi e quella di unapossibile sconfitta, in modo da allontanare da sè stessi leaccuse di fallimento.Al centro delle critiche dei fedelissimi di Palin ci sarebberoin particolare Steve Schmidt, uno dei responsabili dellastrategia elettorale di McCain, e Nicolle Wallace, ex assistentedi Bush e ora personaggio chiave nella campagna di Palin.