Usa 2008/ Joe l'idraulico: "troppo clamore sul mio nome"

Columbus (Ohio), 16 ott. (Ap) - "Avrei preferito sentirli parlaredi più delle cose che sono importanti per gli americani". Un po'imbarazzato di fronte a una folla di giornalisti, l'uomodiventato famoso da ieri come Joe l'Idraulico parla fuori dellasua casa di Columbus, Ohio, e si dice stupito perché il suo nomeè rimbalzato tante volte fra i due candidati alla Casa Bianca nelfaccia a faccia televisivo di ieri sera, il terzo ed ultimo primadelle elezioni del 4 novembre. Si chiama Joe Wurzelbacher, e 'Joethe Plumber', l'idraulico, è il nomigliolo affiabbiatogli dalcandidato repubblicano John McCain che ha fatto di lui l'iconadell'americano medio che rischia di soffrire per il programmafiscale del democratico Barack Obama.Wurzelbacher ha spiegato a Obama pochi giorni fa - una scenaripresa dalla telecamere di Fox News nella città di Toledo - cheil progetto fiscale del candidato democratico non gli convieneaffatto, e in pratica gli impedirebbe di realizzare il suo sogno,rilevare la piccola impresa per cui lavora. Il senatoredell'Illinois vuole tassare le imprese che fanno più di 250miladollari l'anno (e tagliare le tasse per chi è sotto quel livellodi reddito).McCain ha colto la palla al balzo stanotte rivolgendosi a Obama."Lei lo metterebbe in uno scaglione fiscale molto più alto equesto gli impedirebbe di avere dei dipendenti, mentre Joe vuolesolo realizzare il sogno americano". E poi, il candidatorepubblicano si è rivolto direttamente all'idraulico, fissandodritto in camera: "Joe, voglio che sappia che la aiuterò acomprarsi quell'impresa per cui ha lavorato tutta la vita".Obama ha smentito la validità del ragionamento. "Non solo l'80%delle piccole imprese fa meno di 250mila dollari l'anno" hadetto, "ma io prevedo di dare loro ulteriori sgravi fiscali,perché sono il motore dell'economia".Wurzelbacher, 34 anni, oggi parlando ai giornalisti ha spiegatoche non ha ancora programmi chiari in testa per comprare la'Newell Plumbing and Heating'. Che è davvero piccola, piccola: ilproprietario Al Newell e lui, Joe, che ci lavora da sei anni e hadiscusso la possibilità di rilevare l'impresa. Ma aggiunge, "hotanto da imparare". E ammette: "non ho la licenza. L'impresa nonè mia". Suo è il 'sogno americano', come dice McCain: fidarsi deipropri mezzi e non dell'assistenza dello Stato."E' una cosa surreale, sentirsi chiamato per nome in unacampagna presidenziale..." spiega Joe. Il discorso di Obama lolascia "perplesso". McCain? "Ha ragione lui, per quanto miriguarda". E allora per chi voterà il 4 novembre? "Questa è unafaccenda fra me e la scheda".