Usa 2008/ Ispanici voltano spalle a McCain, schierati con Obama

Usa 2008/ Ispanici voltano spalle a McCain, schierati con Obama Questa fascia dell'elettorato fu cruciale per vittorie Bush

New York, 10 ott. (Apcom) - Gli ispanici statunitensi stannovoltando le spalle a John McCain e al partito repubblicano e sistanno spostando in massa verso il candidato democratico in corsaper la Casa Bianca, Barack Obama, superando inaspettatamentel'iniziale diffidenza nei confronti di un afro-americano.Almeno, questo suggerisce un sondaggio nazionale Gallup dellasettimana scorsa: Obama avrebbe dalla sua parte il 64% di questafascia elettorale, contro il 24% del rivale.Il senatore repubblicano - che mise a rischio la propriacarriera presentando una proposta di legge sull'immigrazioneaccolta con entusiasmo dalla popolazione ispanica, ma affondatadal suo stesso partito - rischia ora di non poter contare su quelsostegno cruciale che contribuì a far salire George W. Bush allaCasa Bianca nel 2000 e nel 2004.Il candidato che vinse il 70% del voto ispanico quando fu elettol'ultima volta al Senato in Arizona, guarda impotente mentre unsenatore dell'Illinois al primo mandato gli porta via queglistessi voti. Per qualche ragione l'elettorato ispanico,cattolico, prevalentemente antiabortista e militarista, non sista schierando con il candidato che rappresenta queste posizioni,ma si sta spostando in massa verso un democratico apertamente afavore del diritto all'aborto e che non ha mai servitonell'esercito.A favore di Obama gioca forse l'appoggio del clan Clinton, chepresso gran parte dei "latinos" almeno in certi Stati come laCalifornia ha avuto buoni risultati.La campagna elettorale di McCain sta cercando di riconquistare ilterreno perduto, con spot elettorali in lingua spagnola, attivitàin quartieri e chiese prevalentemente ispanici e nelle basimilitari. Il problema principale del candidato sembra tuttaviaessere proprio l'appartenenza politica. L'elettorato ispanicosarebbe diffidente nei confronti del partito repubblicano che siè opposto a spada tratta a quella riforma sull'immigrazionepresentata proprio da McCain e sostenuta da Bush.Le ripercussioni sono evidenti soprattutto negli Stati viciniall'Arizona, che dovrebbero essere le roccaforti del senatore:Colorado, Nevada e Nuovo Messico. In quest'ultimo Bush ottenne il44% del voto ispanico nel 2004, che gli consentì di strappare unavittoria per soli 6.000 voti contro il rivale John Kerry. Masecondo un sondaggio della scorsa settimana, qui il sostegno perMcCain tra gli ispanici è solo del 17%, mentre il 62% è favore diObama.La popolazione ispanica (immigrata da Messico, Porto Rico e dagliStati dell'America centrale e meridionale) contava nel 2006 oltre44 milioni di persone negli Stati Uniti, cioè 9 milioni in piùche nel 2000 (nel 2050 dovrebbero essere 102 milioni). Questarapida crescita demografica fa dei "latinos" attualmente laminoranza più numerosa degli Stati Uniti.

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