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Mercoledì 05 Novembre 2008
Usa 2008/ Il discorso della vittoria di Barack Obama - 2
Usa 2008/ Il discorso della vittoria di Barack Obama - 2 "Da sola questa vittoria non è il cambiamento che vogliamo"
Chicago, 5 nov. (Ap-Apcom) - Questa è la vostra vittoria. E soche non l'avete fatto solo per vincere le elezioni. E so che nonl'avete fatto per me. L'avete fatto perchè capite l'enormità delcompito di fronte a noi: mentre celebriamo stanotte, sappiamo chele sfide che ci porterà domani sono le più grandi della nostraepoca: due guerre, un pianeta a rischio, la peggior crisifinanziaria da un secolo.Anche mentre siamo qui stasera sappiamo che ci sono coraggiosiamericani che si svegliano nei deserti dell'Iraq e fra lemontagne dell'Afghanistan per rischiare le loro vite per noi. Cisono madri e padri che restano svegli quando i bambini dormono esi chiedono come pagheranno il mutuo o le parcelle del medico ocome risparmieranno abbastanza per mandarli all'università.C'è una nuova energia da sfruttare, nuovi lavori da creare, nuovescuole da costruire, minacce da affrontare, alleanze da riparare.La strada davanti a noi sarà lunga. La salita sarà ripida. Forsenon ci arriveremo in un anno o nemmeno in un mandato. Ma,America, non ho mai nutrito tanta speranza come stanotte che ciarriveremo. Ve lo prometto, noi come popolo ci arriveremo.PUBBLICO: 'Sì possiamo. Sì possiamo'OBAMA: Ci saranno ricadute e false partenze. Ci sono molti chenon saranno d'accordo con tutte le decisioni e le politiche cheseguirò da presidente. E sappiamo che il governo non puòrisolvere ogni problema. Ma sarò sempre onesto con voi sullesfide che affrontiamo. Vi ascolterò, soprattutto quando nonsaremo d'accordo. E soprattutto vi chiederò di parteciparenell'opera di rifare questo paese, nell'unico modo in cuil'abbiamo fatto in America per 221 anni, pezzo a pezzo, mattonedopo mattone, mano callosa su mano callosa.Quel che è cominciato 21 mesi fa nel profondo dell'inverno nonpuò finire in questa notte d'autunno. Da sola questa vittoria nonè il cambiamento che vogliamo. E non potrà succedere se torniamoalle cose com'erano. Non può succedere senza di voi, senza unnuovo spirito di servizio, un nuovo spirito di sacrificio.Quindi richiamiamo un nuovo spirito di patriottismo, diresponsabilità, in cui ognuno di noi si decide a partecipare elavorare più duro e a badare non solo a noi stessi ma agli altri.Ricordiamoci che se questa crisi finanziaria ci ha insegnatoqualcosa, è che non è possibile che Wall Street prosperi mentreMain Street (la gente comune) soffre. In questo paese, cresciamoo affondiamo come una nazione sola e un popolo solo. Resistiamoalla tentazione di ricadere nelle stesse divisioni e nelle stessemeschinità e immaturità che hanno avvelenato così a lungo lanostra politica.Ricordiamoci che ci fu un uomo di questo Stato che per primoportò la bandiera del partito repubblicano alla Casa Bianca, unpartito fondato sui valori della fiducia in se stessi e dellelibertà individuali e dell'unità nazionale. Sono valori che tutticondividiamo. E se il partito democratico stanotte ha ottenutouna grande vittoria, lo facciamo con umiltà e determinazione persanare le spaccature che hanno frenato il nostro progresso.Come Lincoln disse a una nazione ben più spaccata della nostra,non siamo nemici ma amici. Le emozioni possono forzare ma nondevono spezzare i legami dell'affetto. E a quegli americani dicui devo ancora conquistare l'appoggio: non avrò ottenuto ilvostro voto stasera ma sento le vostre voci. Mi serve il vostroaiuto. E sarò anche il vostro presidente.E a tutti coloro che guardano stasera al di là delle nostrespiagge, dai parlamenti e dai palazzi, a quelli che si raccolgonointorno alle radio negli angoli dimenticati del mondo; le nostrestorie sono diverse ma condividiamo lo stesso destino; una nuovaalba della leadership americana è a portata di mano.(segue)
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