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Martedì 04 Novembre 2008
Usa 2008/ Di Pietro: chiunque vinca Idv 'amica e non sottoposta'
Usa 2008/ Di Pietro: chiunque vinca Idv 'amica e non sottoposta' Il0 Caso Abu Omar e' una ferita con gli Stati Uniti
Roma, 4 nov. (Apcom) - La preferenza è per Obama, ma non è solo onon tanto sul nome del prossimo presidente Usa che Idv punta,piuttosto su una concezione precisa del rapporto con l'Italia,rapporto di amicizia, non di "sottomissione". Uno schieramento"preventivo, ad urne chiuse", ci tiene a sottolineare Antonio DiPietro, "perché è troppo facile salire dopo sul carro deivincitori"."Vogliamo che si sappia prima come la pensiamo", dice il leaderIdv in conferenza stampa. "Con lo sguardo all'indietro diciamoche la gestione Bush del potere mondiale è fallita sul pianoeconomico, politico e della politica estera", ed è insomma "ilsistema dell'America che decide da sola, questo lanciare bombe'ndo cojo cojo, questa visione da sceriffo che non ci convince,che ha prodotto più danni che benefici". L'idea è che "cosa faresull'ordine mondiale lo decidono le nazioni e non uno sceriffodel mondo". Sul futuro, che vinca Obama o McCain, ciò che conta èpuntare "sull'amicizia tra America e Italia", ma sapendo "che nonsiamo un territorio dove si può fare ciò che si vuole, ancheprendere uno, metterlo in una valigia e portarlo via", e ilriferimento è "al caso Abu Omar, una ferita: un Governo che sipiega fino ad opporre il segreto di Stato non si nobilita, diqualunque coalizione". E poi "altre vicende, o dovrei meglio dire'Vicenze'", con la storia della base Usa "che non ci convince".L'Italia, insomma, "deve porsi come alleato serio ma non comesottoposto, o come colonia".
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