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Lunedì 03 Novembre 2008
Usa 2008/ Comizi pazzi: al via l'ultimo giorno di campagna
Usa 2008/ Comizi pazzi: al via l'ultimo giorno di campagna McCain sarà in ben 7 Stati, Obama in 3 Stati repubblicani
Roma, 3 nov. (Apcom) - Nessuna 'giornata di riflessione' nellapolitica americana: i rivali per la casa Bianca fra pocoinizieranno l'ultimo frenetico giorno di campagna elettoraleprima dell'apertura delle urne, alla ricerca degli ultimi voti.Il repubblicano John McCain parlerà in sette Stati, dalla Floridaa Tennessee, Pennsylvania, Indiana, New Mexico, Nevada fino inArizona, per cui è senatore, a ovest.Il democratico Barack Obama lancerà un'ultima offensiva in treStati che votarono repubblicano nel 2004: sarà in Florida, NorthCarolina e Virginia.Uno dei due domani sera sarà eletto il 44esimo presidente degliStati Uniti. Secondo l'ultimo sondaggio nazionale dellaCNN/Opinion Research, Obama è in vantaggio di sette punti;l'ultimo Reuters/C-SPAN/Zogby vede invece Obama al 51% contro il44 % dell'avversario. Altre inchieste vedono tutte Obama invantaggio con margini variabili fra i 5 e gli 11 puntipercentuali.L`elezione del Presidente ufficialmente è indiretta: votano perlui nel mese di novembre 538 Grandi Elettori. Questa anticapratica è pura formalità: ma significa che in ogni Stato si votaper eleggere un certo numero di Grandi Elettori, o votielettorali. Il numero dipende dalla popolazione dello Stato. Peresempio la California ne ha ben 55.Tranne che in Maine e in Nebraska, dove i voti elettorali vengonoattribuiti proporzionalmente, negli altri Stati chi vince il votopopolare fosse pure per una preferenza si accaparra tutti iGrandi elettori. Servono 270 voti elettorali per vincere la CasaBianca.Secondo i sondaggi gli Stati dove la corsa sarà cruciale sonoFlorida, Indiana, Missouri, North Carolina, Nevada e Ohio. McCainsarebbe avanti in Indiana e North Carolina ma Obama sarebbeavanti negli altri. E anche il cauto John Zogby sembrasbilanciarsi: ha detto ieri "il vantaggio di Obama è moltostabile. Per lui martedì potrebbe essere una grande giornata".Ai blocchi di partenza, Obama avrebbe circa 238 voti da Stati chesono sicuri (California, New York, Vermont...) rispetto ai 132voti che sono dati come sicuri per McCain (Texas, Louisiana ...)Per vincere, Obama deve conquistare fra gli Stati incerti:sicuramente la Pennsylvania in cui è dato abbastanza favorito (21voti), e che nel 2004 andò al democratico John Kerry. Inoltre fragli Stati che votarono Bush: l'Ohio (20), oppure la Florida (27voti) oppure il Colorado e il New Mexico (9+5), oppure ilColorado e il Nevada (9+5). In realtà gli basterebbe anchevincere in Virginia (13 voti) o Georgia (15), o North Carolina(15), dove però i sondaggi lo vedono più fragile.Per vincere, McCain deve conquistare la Pennsylvania (e perquesto motivo ha continuato spasmodicamente a fare campagna nelloStato) e tutti gli Stati "rossi" che andarono a Bush quattro annifa: Ohio, Florida, Colorado, Nevada, New Mexico, Georgia,Virginia, North Carolina. La sua speranza è che in tutti gliStati che votarono per Bush alla fine l'ago della bilancia andràcontro Barack Obama.Ieri sera, in Florida, McCain ha usato toni di sfida: "Mac isback! Vinceremo queste elezioni". Il candidato repubblicano ineffetti appare molto rilassato; secondo i suoi assistenti, èsollevato dalla prospettiva della fine della campagna. Ma ieri inPennsylvania ha promesso a un comizio: "Vinceremo qui e vinceremoqueste elezioni: lo sento e lo so". Il repubblicano si staconcentrando sui democratici più conservatori e gli indipendenti,soprattutto quelli bianchi e poco ricchi.Obama, invece, dall'Ohio ha detto ieri ai sostenitori che "siamoa due giorni dal cambiare l'America". L'Ohio dal 1964 ha semprevotato per il candidato poi eletto. Al suo fianco, Obama aveva"The Boss", Bruce Springsteen: insieme hanno accolto una folla di80mila persone.
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